In Italia gli immunodepressi, una platea di circa tre milioni, potranno ricevere una quarta dose di vaccino anti-Covid. Il via libera dell'Agenzia italiana del farmaco arriva proprio mentre l'Istituto superiore di sanità ribadisce una volta di più l'importanza delle vaccinazioni: i non-immunizzati finiscono in ospedale 9 volte di più di chi ha ricevuto tre iniezioni, e il booster protegge in oltre sei casi su dieci dall'infezione e quasi completamente contro la malattia in forma grave. Un quadro che, assieme al calo nelle ultime due settimane di positivi e ricoverati ordinari e in intensiva, fa dire al ministro della Salute Roberto Speranza che «finalmente la curva del contagio si piega dal lato giusto». Un messaggio di «fiducia per le prossime settimane» - sempre parole del ministro - che però, sul versante delle decisioni politiche, tiene acceso il dibattito tra i 'falchì e le 'colombè del Green pass all'avvicinarsi del 31 marzo, data di scadenza dello stato d'emergenza. Intanto la mappa a colori dell'Italia, da lunedì, cambierà ancora: tutta la Penisola sarà gialla, tranne Umbria e Basilicata (bianche) e Friuli-Venezia Giulia (arancione). Nel frattempo gli esperti dell'Aifa hanno comunicato al ministero l'assenso a una quarta vaccinazione per i gravemente immunodepressi, sebbene sia improprio parlare di 'quarta dosè.
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Via libera alla quarta dose di vaccino
Tecnicamente, si tratta di un booster a conclusione del ciclo primario (2 dosi + 1 aggiuntiva); per la 'quartà si useranno vaccini a mRna, con le tempistiche standard.
La parte più prudente del governo vorrebbe invece prorogarne l'uso almeno fino al 15 giugno, cioè alla scadenza dell'obbligo di vaccinazione per gli over-50. Non è escluso che si trovi un compromesso allentando progressivamente le misure, in particolare l'uso della mascherina, in ragione del livello di rischio: prima le attività all'aperto e poi quelle al chiuso. Rispetto ai trasporti, invece, una ipotesi è che su quelli a lunga percorrenza resti necessario il 'rafforzatò, mentre sui mezzi locali possa bastare il base, già introdotto anche per gli spostamenti da e verso le isole. Intanto la road map indica dal 1 marzo l'aumento della capienza negli stadi e nei palazzetti (rispettivamente al 75% e 60%) e dal 10 marzo il ritorno degli snack al cinema e negli impianti sportivi e le visite ai familiari ricoverati per 45 minuti al giorno.