Quarta dose, come farla in base alla Regione: nel Lazio prenotazioni al via da stanotte, in Lombardia hub già in funzione

Al via una nuova organizzazione

Quarta dose, come farla in base alla Regione: nel Lazio prenotazioni al via da stanotte, in Lombardia hub già in funzione
di Andrea Bulleri
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Mercoledì 13 Luglio 2022, 11:56 - Ultimo aggiornamento: 16:28

Una platea di circa 13 milioni di persone. Tanti sono gli italiani che al più tardi a partire da domani potranno mettersi in lista per ricevere la quarta dose di vaccino anti-Covid, il cosiddetto "secondo booster". L'ultima circolare del ministero della Salute raccomanda la quarta iniezione non più solo agli over 80, ma a tutti gli ultrasessantenni a prescidere dalle loro condizioni di salute, oltre alle persone con fragilità dai 12 anni in su. Ecco perché in tutta Italia, da nord a sud, in queste ore la macchina delle vaccinazioni si sta rimettendo in moto. 

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Le prenotazioni Regione per Regione

Alcune regioni hanno già aperto le prenotazioni, in altre si fa il conto alla rovescia.

Nel Lazio, ad esempio, dalla mezzanotte di oggi (13 luglio) sarà possibile prenotare la quarta dose per over 60 e soggetti fragili. La somministrazione, ricorda la Regione, può avvenire soltanto dopo che siano trascorsi almeno 120 giorni dalla inoculazione della terza dose, o dall’ultima infezione (data del test diagnostico positivo). 

Lombardia

Prenotazioni già attive, dalle 9 di questa mattina, in Lombardia. Dove da oggi tornano in funzione gli hub vaccinali utilizzati per la prima campagna: per ricevere il siero ci si può registrare sul portale online della Regione. In ogni caso «è già in funzione un hub per ogni Ats», precisa il presidente Attilio Fontana, «ci siamo già attrezzati: chi vuole spontaneamente senza prenotazione e chi rientra nei requisiti può andare a farsi la vaccinazione». Anche in Emilia Romagna la macchina vaccinale è già entrata in funzione da oggi: si prenota via web, tramite sportelli Cup o con l'app della Regione, che invierà anche sms al bacino di persone interessate dal richiamo. La vaccinazione avverrà perlopiù tramite i medici di medicina generale, ma anche nelle case della salute e negli hub ancora attivi. 

 

Piemonte

In Piemonte invece si comincia domani, con il via alle pre adesioni per gli ultrasessantenni sul portale www.ilpiemontetivaccina.it. In questo modo si riceverà l’sms con l’appuntamento presso uno degli hub delle Asl per la somministrazione entro 10 giorni. In Toscana già ci si può mettere in lista a partire da ieri pomeriggio alle 18. La quarta dose, spiegano dalla giunta guidata da Eugenio Giani, sarà effettuata negli ambulatori dei medici di famiglia, nelle farmacie e nei centri vaccinali gestiti dalle Asl. Per prenotarsi occorre registrarsi sul sito della regione oppure ci si può recare nelle farmacie e parafarmacie. 

Marche

Il secondo booster si prenota sul sito di Poste, a partire da oggi, nelle Marche. Mentre l'Abruzzo informa che «da questa mattina (13 luglio) le somministrazioni sono disponibili su tutto il territorio regionale». Le modalità, in questo caso, saranno indicate dalle singole Asl, ma l'amministrazione assicura che «l’accesso sarà libero e senza necessità di prenotazione».

Sicilia, Campania e Puglia

Prenotazioni attive da questa mattina anche in Sicilia, così come in Campania, dove è possibile recarsi direttamente presso l’hub vaccinale (anche se si consiglia di contattare l’hub prima di recarsi in loco) oppure effettuando la prenotazione sul portale regionale. Quarta dose al via anche in Puglia: sul portale web istituzionale della Regione si possono consultare le sedi vaccinali operative tra hub e punti territoriali, distinti per provincia con gli orari di apertura, in cui è possibile prenotare. 

REGIONI - Per completare il piano del secondo richiamo del vaccino anti-Covid per gli over 60, e tenuto conto della platea indicata, «si invitano le Regioni e le Province Autonome a porre in essere una organizzazione dedicata» per raggiungere un target nazionale di somministrazioni giornaliere «che dovrebbe attestarsi almeno alle 100.000 dosi, valutando poi l'evoluzione del quadro epidemiologico e le eventuali ulteriori indicazioni delle autorità sanitarie italiane ed europee». Lo scrive alle Regioni e Province Autonome il direttore Unità completamento campagna vaccinale, gen.Tommaso Petroni, nelle linee di indirizzo.

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