Omicron sfugge così ai tamponi rapidi. Rasi: «Falso negativo quasi uno su due»

Omicron non rilevata dai tamponi rapidi. Rasi: «Falso negativo quasi uno su due»
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 5 Gennaio 2022, 12:03 - Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 11:39

Per la variante Omicron c'è l'allarme tamponi rapidi. Perché i test ai quali gli italiani si sono aggrappati nei giorni di festa per poter festeggiare in sicurezza, in realtà non sarebbero particolarmente efficaci nel riconoscere la variante. Che così "sfuggerebbe" ai tamponi. «Quasi 1 su 2 è un falso negativo», ha detto Guido Rasi, consulente del commissario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo e direttore scientifico di Consulcesi. «Con la variante Omicron destinata a diventare predominante - dichiara - i tamponi antigenici rapidi rischiano di diventare inutili. La nuova versione del virus Sars-CoV-2 sembra in grado di sfuggire con maggior frequenza ai test diagnostici oggi più utilizzati».

Tampone, arriva il nuovo "in fluorescenza": come funziona e perché sostituirà i molecolari

I dati sugli antigenici

E aggiunge: «Ora più che mai è fondamentale che gli operatori sanitari continuino a tenersi aggiornati sull'evoluzione del virus e sulle conoscenze sia in campo diagnostico che terapeutico». Che i tamponi antigenici rapidi siano poco sensibili e quindi poco attendibili nel rilevare la positività alla variante omicron lo ha anche sottolineato la Food and drug administration (Fda). «Dati preliminari indicano che circa il 40% delle persone positive alla variante omicron può risultare negativo ai test rapidi, quasi 1 su 2», spiega Rasi.

 

La perdita di affidabilità dei test antigenici rapidi potrebbe rendere più complicato il percorso di diagnostica e tracciamento, che sono ancora strumenti fondamentali per contenere la pandemia. «Spero siano presto disponibili test rapidi aggiornati ed attendibili per la omicron, ma nel frattempo è necessario alzare la guardia», rimarca Rasi. «In questo contesto, il ruolo degli operatori sanitari sarà ancora più centrale nella valutazione dei pazienti», aggiunge. «Da parte nostra - fa eco Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi - continueremo ad allargare e ad aggiornare più possibile la nostra offerta formativa.

Certi dell'importanza dell'aggiornamento professionale sempre, e in particolar modo in tempi di Covid, continueremo a lavorare a fianco degli operatori sanitari offrendo loro gli strumenti conoscitivi più adeguati per continuare a far fronte a questa emergenza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA