Omicron, il Long Covid brucia alcune cellule del cervello: disturbi alla memoria anche per sei mesi

Il virus dopo aver attaccato i polmoni e causato problemi respiratori e alla matabolia, si "installa" nel cervello

Gli effetti del Long Covid sul cervello: così il virus brucia alcune cellule provocando disturbi alla memoria anche per sei mesi
di Diodato Pirone
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Lunedì 17 Gennaio 2022, 11:27 - Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 09:01

I polmoni? No, forse il cervello. Recenti studi internazionali ma anche italiani stanno dimostrando che in molti casi medio-gravi di infezione da Covid-19, il virus dopo aver attaccato i polmoni e causato problemi respiratori e alla matabolia, si "installa" nel cervello. Il risultato a questo punto sembra essere chiaro: viene alterata la volumetria di alcune parti del principale organo umano. Di qui difficoltà sia di tipo neurologico che psichiatrico. Secondo gli studi, inoltre, nei pazienti ricoverati per lungo tempo, in particolare nei reparti di rianimazione, anche la mancanza di contatti con altri sociali contribuisce a ridurre la materia grigia. Un fenomeno registrato soprattutto nei pazienti giovani e in quelli di età più avanzata nei quali si registra una peggioramento della capacità di comprendere.

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Long Covid: disturbi dell'apprendimento, del sonno e dell'umore

Secondo la professoressa Akiko Iwasaki che lavora per il Cold Sprimg Harbor Laboratory, un centro privato di ricerca senza scopo di lucro che opera a pochi chilometri da New York, a sette giorni dall'esplosione di una infezione grave da Covid-19 si registra la perdita di un terzo degli oligodentrociti in alcune aree del cervello e il calo può durare fino a 7 settimane.

Cosa sono gli oligodentrociti? Cellule particolari che assistono le funzioni dei neuroni del sistema nervoso centrale. Di qui i disturbi del comportamento e della capacità di apprendere ma anche disturbi del sonno e dell'umore che sono stati registrati nel 70% dei pazienti che sono stati ricoverati nelle terapie intensive.

Inoltra, stando a uno studio dell'Università di Brescia, fino al 70% dei pazienti con malattia derivante dal Sars CoV-2 di livello medio grave riporta sintomi neurologici a sei mesi di distanza, fra cui stanchezza cronica (34%), disturbi di concentrazione (32%), disturbi del sonno (31%), dolori muscolari (30%) e depressione e ansia (27%).

 

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