Omicron, boom contagi a Hong Kong: «Costretti a chiedere bare alla Cina». I corpi stipati in container frigoriferi

Omicron 2, Hong Kong travolta: Costretti a chiedere bare alla Cina «Mortalità mai vista». Cosa sta succedendo
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Mercoledì 16 Marzo 2022, 20:35 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 11:02

Obitori stracolmi e curva dei contagi in costante crescita con picchi di mortalità che superano ogni record registrato al mondo in due anni di pandemia. La variante Omicron 2 mette in ginocchio Hong Kong. Al punto che le autorità hanno dovuto stipare i corpi in container firgorifero e entro il weekend potrebbero terminare le scorte di bare, che sono state richieste alla Cina. Sui social si è diffusa anche una foto - pubblicata da Hong Kong free press, presumibilmente scattata a inizio marzo all'ospedale Queen Elizabeth - che mostra cadaveri chiusi nei sacchi lasciati accanto ai letti dei pazienti negli ospedali. 

Curva record di mortalità: tra i malati 1 su 20 muore

La situazione drammatica nell'ex colonia britannica sta attirando l'attenzione degli esperti di tutto il mondo. Il tasso di mortalità in percentuale sulla popolazione è schizzato in alto raggiungendo il record mai registrato in due anni di pandemia, con curve di mortalità molto più alte di quelle registrate ad esempio durante l'ondata di Bergamo in Itaila. Il giornalista del Financial Times, John Burn Murdoch ha stimato che a Honk Kong una persona su 20 che contrae il Covid muore. Inoltre secondo i ricercatori, le infezioni nell'isola potrebbero essere molto superiori rispetto ai dati ufficiali: c'è chi ipotizza che il virus abbia raggiunto la metà dei 7,4 milioni di abitanti. 

La spiegazione di questi numeri sarebbe nel basso tasso di vaccinazioni, soprattutto tra la popolazione anziana: a gennaio 2022 solo un quinto degli ultraottantenni risultava vaccinato con due dosi, quasi nessuno con il booster.

Inoltre in molti social cinesi, il dito viene puntato contro le autorità, responsabile di aver adottato una risposta "morbida" alla pandemia, meno efficace rispetto a quella applicata nella prima ondata. 

Caos negli ospedali, corpi nei container frigoriferi

Le difficoltà logistiche nella gestione del picco di vittime causate dal Covid sono tante. In molti obitori pubblici i corpi coperti da teli neri sono stati stipati in massa in container refrigerati.  In alcuni casi, i medici non hanno neanche il tempo di rilasciare il certificato di morte prima che i corpi vengano spostati in obitori pubblici. «Cercheremo di trovare un modo perché si possano organizzare presto i funerali. Anche i crematori hanno lavorato giorno e notte a pieno regime» ha detto la governatrice di Hong Kong Carrie Lam, che assicura che il governo è al lavoro per aiutare le famiglie. Anche per quanto riguarda il problema delle bare Lam ha detto che la spedizione di casse mortuarie arriverà presto: «Ieri sera ho appreso dall'Ufficio per l'alimentazione e la salute che sono in corso i preparativi per il trasporto delle bare via acqua».  

 


Le accuse al governo di Hong Kong 

Sui Social Media cinesi il governo di Hong Kong è stato accusato di avere un atteggiamento troppo blando e di essere la causa della recrudescenza del virus anche in Cina. A Shenzhen invece i 17,5 milioni di abitanti sono in lockdown dal 14 marzo dopo la crescita dei contagi. Al momento Hong Kong ha chiuso le spiagge:  «Dato che vediamo un'ondata di persone che vanno in spiaggia, dobbiamo prendere le misure appropriate per ridurre i movimenti del pubblico per garantire la sicurezza», ha detto la governatrice in una conferenza stampa. 

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