Omicron 5, positiva una persona su 40: mascherine al lavoro e smart working, ecco cosa cambierà

Gimbe: con una media di 55mila casi al giorno bisogna indossare le mascherine al chiuso

Omicron 5, positiva una persona su 40: mascherine al lavoro e smart working, ecco cosa cambierà
di Mauro Evangelisti
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Giovedì 30 Giugno 2022, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 1 Luglio, 12:45

Su 40 persone una è positiva. Significa che in un condominio anche di medie dimensioni almeno una persona contagiata c'è. Il dato è quello del Lazio, una delle regioni che ha l'aumento più rilevante, insieme a Campania e Lombardia, ogni giorno di casi. Nell'incontro tra esperti dei Ministeri e parti sociali di oggi, come anticipato da giorni,  si va verso la conferma dell'uso delle mascherine sui posti di lavoro. Dovranno essere usate le Ffp2, va verificata la temperatura che non deve superare 37,5 e viene incentivato lo smart working per tutelare i lavoratori fragili.

 

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Ma tornerà obbligo mascherine al chiuso per tutti? Per ora al Ministero della Salute lo escludono, anche perché l'Italia sarebbe l'unico paese europeo a prevederlo, mentre altre nazioni addirittura non diffondono più i numeri sui contagi o hanno eliminato obbligo quarantena per positivi.

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L'esperienza del Portogallo che ha avuto una impennata con la Omicron 5 prima dell'Italia, ma ora sta già cominciando a scendere fa sperare in un raffreddamento della curva entro fine luglio.

Ma ci sono due incognite: la prima è stata indicata dal professor Walter Ricciardi dell'Università Cattolica di Roma. Lasciando circolare indisturbato il virus d'estate, rischiamo poi un autunno drammatico. Il ritorno dell'obbligo delle mascherine a ottobre appare scontato, mentre dal ministro Speranza all'assessore laziale D'Amato dicono che l'epoca delle chiusure è terminata. L'altra incognita è il rischio caos a causa di un numero tanto elevato di positivi perché servizi pubblici ma anche privati potrebbero arrancare. Per fare un esempio, oggi la stampa sarda riporta la notizia della cancellazione dei voli della compagnia aerea Volotea per l'isola perché non riesce a sostituire il personale bloccato dal Covid.

La fondazione Gimbe avverte: con una media di 55mila casi al giorno bisogna indossare le mascherine al chiuso, la circolazione è sottostimata ed è fondamentale somministrare la quarta cose ai fragili. Secondo il professor Massimo Ciccozzi,del Campus Bio-Medico di Roma, è urgente ripristinare l'obbligo di mascherina nei l'uso chiuso e affollati. «Con questa circolazione del virus è un grave errore non proteggersi» spiega. L'assessore alla Salute del Lazio, Alessio D'Amato, in una intervista al Messaggero, ha lanciato un appello al governo: «Con i casi in aumento, inevitabile ripristino obbligo mascherine. Ma deve essere una decisione nazionale, non di una singola regione. Chi dice che bisogna tutelare il turismo, non capisce che senza mascherine lo penalizza. Se tutto il personale di hotel e ristoranti si contagia, come assicuri i servizi ai turisti?». In sintesi: per la vostra salute ma anche per non vedervi rovinati i piani delle vacanze, al chiuso usate la mascherina anche se non è un obbligo.

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Sul fronte dei ricoveri c'è un aumento, anche se lieve. Le terapie intensive, su base nazionale, sono arrivate a una percentuale di occupazione del 3 per cento. I dati vanno sempre soppesati: non per forza i ricoveri sono causati dal Covid, se il virus circola moltissimo è probabile statisticamenre che tra i ricoverati in ospedale con altre patologie risultino positivi. Al contempo questo non ci deve rassicurare: un paziente positivo complica comunque il lavoro dei reparti. Inoltre il Covid rischia di aggravare altre patologie.

 

Cosa succederà in autunno? Al ministero della Salute lo hanno già annunciato: ci sarà una nuova campagna vaccinale, ma con vaccini adattati alle nuove varianti, con la stessa strategia che si usa ogni anno per l'influenza.

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