Basta leggere i dati per capire che l’obesità infantile è un problema da non sottovalutare affatto. Dall’inizio degli anni 70-80 ad oggi, la percentuale di bambini in eccesso di peso è praticamente raddoppiata e continua ad aumentare. Alimentazione equilibrata e stile di vita adeguato sono sicuramente alleati fondamentali per cercare di contenere l'emergenza. Ma ora arriva anche una molecola in soccorso dei piu' piccoli.
Obesità infantile, scoperta molecola che può combatterla
Combinata con una dieta sana, una molecola può aiutare a combattere l'obesità nei bambini, facilitando la perdita di peso, riducendo il senso di fame e migliorando il metabolismo di grassi e zuccheri: si chiama butirrato, è un composto naturale prodotto dalla flora batterica intestinale umana e la sua azione è stata osservata nella ricerca condotta in Italia e pubblicata sulla rivista Jama Network Open, organo ufficiale dell'Associazione dei medici americani.
Lo studio
Lo studio, unico del genere realizzato in ambito pediatrico, si chiama Bapo (Butyrate Against Pediatric Obesity), ed è stato condotto su bambini affetti da obesità, con il coordinamento di Roberto Berni Canani, direttore del Laboratorio di Immunonutrizione del Ceinge Biotecnologie Avanzate Franco Salvatore di Napoli e del Centro di Allergologia pediatrica del dipartimento di Scienze mediche traslazionali dell'Università Federico II di Napoli.
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La ricercatrice
Prima autrice della ricerca è Serena Coppola, dottoranda della Federico II. Il risultato «può rappresentare una spiraglio di luce contro il fenomeno in costante aumento di sovrappeso e obesità nei bambini», osserva Berni Canani. Da un lato infatti, i dati «confermano l'importanza di sane abitudini alimentari, con adeguato consumo di fibre vegetali e scarso apporto di cibi ultraprocessati, come strategia essenziale per la prevenzione ed il trattamento dell' obesità in età pediatrica - osserva Berni Canani - e dall'altra forniscono una nuova strategia per la prevenzione ed il trattamento dell' obesità basata sulla supplementazione con acido butirrico».
La sperimentazione
La ricerca è stata condotta su bambini e adolescenti con diagnosi di obesità che hanno ricevuto, oltre al trattamento standard che comprendeva modifiche delle abitudini alimentari e dello stile di vita, la somministrazione per bocca di acido butirrico per 6 mesi. Al termine della sperimentazione, nei bambini trattati con l'acido butirrico si è osservata una maggiore perdita di peso associata a un miglioramento del metabolismo degli zuccheri e dei grassi, degli indici di infiammazione e una riduzione della grelina, il principale ormone che regola il senso della fame. Il gruppo di ricerca italiano è da tempo impegnato in studi sulla flora batterica intestinale (microbioma) come possibile bersaglio per prevenire e trattare malattie pediatriche in collaborazione con altri ricercatori della task force per gli Studi sul microbioma della Federico II, diretta da Danilo Ercolini, direttore del dipartimento di Agraria.
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