Da ieri chi ha più di 50 anni e non è vaccinato sta violando la legge. Il decreto è stato firmato venerdì sera dal presidente Mattarella ed è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Le nuove misure anti Covid decise dal governo sono entrate in vigore e vanno ad applicare, de facto, una limitazione agli spostamenti dei No vax di qualsiasi età, mentre per coloro che rischiano maggiormente il ricovero, gli over 50 non vaccinati, c’è la sanzione da cento euro una tantum, ma c’è anche quella fino a 1.500 euro destinata a chi va al lavoro senza Super green pass. La certificazione verde base, quella che si ottiene anche con test antigenico, sarà invece richiesta dal barbiere, dal parrucchiere, dall’estetista, in banca e alle Poste. Ma vediamo più nel dettaglio le nuove regole.
Obbligo vaccinale dai 50 anni in su
La data chiave è il primo febbraio.
Al lavoro solo con il Super green pass
Dal 15 febbraio per lavorare agli over 50 servirà il Super green pass, quello che si ottiene solo con la vaccinazione o con il superamento dell’infezione. I datori di lavoro - sia nel pubblico sia nel privato - sono tenuti, si legge nel decreto, «a verificare il rispetto delle prescrizioni». Cosa succede ai lavoratori senza Green pass? «Sono considerati assenti ingiustificati, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione della predetta certificazione, e comunque non oltre il 15 giugno 2022. Per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati». In sintesi: non perdono il posto, ma vengono sospesi senza stipendio. E possono essere sostituiti. Inoltre, è prevista una sanzione che va da 600 a 1.500 euro; può essere raddoppiata nel caso in cui la violazione sia reiterata. Dal primo febbraio l’obbligo vaccinale riguarda anche tutto il «personale delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli istituti tecnici superiori».
Diffusione del certificato verde
Il Green pass base (si ottiene anche con il test negativo ma in quel caso dura 48 ore) dal 20 gennaio sarà richiesto ai clienti di parrucchieri, barbieri ed estetisti; dal primo febbraio in banca, alle Poste, negli uffici pubblici, nei negozi (ma non alimentari o farmacie). Le sanzioni vanno da 400 a 1.000 euro. Serve anche per i colloqui con i detenuti nelle carceri. Infine, il Green pass è obbligatorio per giudici e avvocati, ma non per i testimoni di un processo.
Ritorno a scuola e quarantene
Una delle parti più dibattute del decreto è quella sui positivi a scuola. Per le materne, pochi dubbi: visto che i bimbi non sono vaccinati (salvo una piccola minoranza di chi ha compiuto 5 anni) e non usano la mascherina, quando c’è anche un solo positivo, si va tutti a casa. Alle elementari se c’è un contagiato, scatta la sorveglianza per tutta la classe con un tampone subito e uno dopo cinque giorni, ma le lezioni continuano. Se i positivi sono due, sospese le lezioni in presenza, comincia per quella classe la Didattica a distanza per dieci giorni. Alle medie e alle superiori, regole più articolate: se in una classe c’è un positivo, le lezioni proseguono in regime di auto sorveglianza e uso della mascherina Ffp2. Se sono due, i vaccinati da meno di 4 mesi restano in classe, gli altri seguono le lezioni da casa. Se i casi positivi sono 3, per tutti didattica a distanza per 10 giorni.