Variante Delta, i virologi: «Non vaccinati contagiati entro 2 anni, trasmissione molto elevata»

Variante Delta, i virologi: «Non vaccinati contagiati entro 2 anni, trasmissione molto elevata»
di Francesco Malfetano
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Sabato 18 Settembre 2021, 09:17 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 14:50

«C'è una buona possibilità che chi non è vaccinato» contro il Covid 19 «si possa infettare entro 2 anni». Così Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha commentato ieri quanto sostenuto dal virologo Andrea Crisanti che, ospite della trasmissione Piazzapulita su La7, aveva dichiarato: «Con la variante Delta, che ha un indice di trasmissione superiore a 7, tutte le persone non vaccinate si infettano in 2 anni».

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In altre parole gli esperti italiani sono tutto sommato concordi nell'affermare che, con ragionevole certezza, No-vax ed esitanti che fino a questo momento hanno deciso di evitare la profilassi, si troveranno a fare i conti con Sars-Cov2 se non corrono ai ripari. 

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«Questo perché - ha spiegato ancora Bassetti - la variante Delta è molto più contagiosa rispetto alle precedenti, somiglia in questo alla varicella, e se dovesse continuare a circolare perché rimane una percentuale sostanziosa e sostanziale della popolazione esposta, queste persone si infetteranno. Molti faranno una forma asintomatica di malattia, ma una percentuale farà una forma impegnativa. Quindi lasciare circolare la variante Delta senza vaccinarsi è molto rischioso».

Un'affermazione non da poco considerando che al momento nella Penisola ci sono 3,4 milioni di over50 non vaccinati e quindi esposti sia al contagio che ad un'eventuale forma clinicamente rilevante della malattia. 

 

L'allarme d'altronde era già stato fatto proprio dalle autorità sanitarie di diversi paesi. Anche della Svizzera, spesso presa ad esempio da chi critica le mosse del governo italiano nella gestione dell'emergenza sanitaria «L'epidemia di coronavirus resterà endemica e chi non si vaccina contro il Covid prima o poi si infetterà» ha infatti dichiarato a metà agosto Virginie Masserey, responsabile della sezione di controllo delle infezioni presso l'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) della Svizzera. «Ciascuno deve poter fare la propria scelta in favore della comunità» ha aggiunto, esortando chi non l'ha ancora fatto a «vaccinarsi per tempo», prima dell'autunno. Del resto, in Svizzera circa 3 milioni di persone non hanno ancora ottenuto una dose di vaccino. Se tutti i non vaccinati dovessero infettarsi, «la pressione sul sistema sanitario potrebbe nuovamente aumentare» gli aveva fatto eco Martin Ackermann, presidente della Task Force scientifica della Confederazione.

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Meno convinto l'immunologo clinico e allergologo Mauro Minelli, coordinatore per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina personalizzata: «Dire che tutte le persone non vaccinate si infetteranno entro 2 anni mi pare un'affermazione troppo esagerata. Ci sono tantissime variabili in ballo, anche con la variante Delta, la trasmissibilità oppure l'impatto sul quadro clinico di ogni singola persona e la severità di questo impatto». Minelli ha concluso: «Non tutti si ammalano anche se sono a stretto contatto con un contagiato, ci sono casi di gruppi familiari in cui un solo componente è risultato positivo».

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