Mascherina Ffp2 in autosorveglianza, obbligatoria anche se il "contatto stretto" rispettava norme di sicurezza? Il caso della Bortone

La giornalista: «Non c'è distinzione fra contatti stretti avvenuti con delle persone con dispositivi di protezione, oppure senza mascherina»

Mascherina Ffp2 e auto-sorveglianza dopo "contatto stretto": quella lacuna nella normativa (denunciata da Serena Bortone)
di Alessio Esposito
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Giovedì 20 Gennaio 2022, 08:47 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 20:31

C'è polemica intorno alla definizione di "contatto stretto" e le restrizioni che ne derivano. Il "merito" è di Serena Bortone, giornalista e conduttrice di "Oggi è un altro giorno" su Rai Uno, che da alcune puntate fa il suo lavoro in studio indossando una mascherina Ffp2. La Rai, secondo quanto raccontato in diretta dalla conduttrice, le avrebbe chiesto di tenere la mascherina sul posto di lavoro perché reduce da un contatto con una persona poi risultata positiva al Covid. Serena Bortone, però, ha fatto notare che la normativa entrata in vigore con l'ultimo decreto non tiene conto di un'importante differenza: se il "contatto stretto" è avvenuto con una persona che indossava dispositivi di protezione oppure no.

Alberto Matano e Serena Bortone in diretta con la mascherina: ecco perché. «Contatto con positivo»

Serena Bortone in studio con la mascherina: ecco perché

«Obbedisco alle disposizioni sanitarie dell'azienda - ha detto la Bortone nella puntata di "Oggi è un altro giorno" di martedì -. Se mi dicono che devo indossare la Ffp2 non discuto, la indosso, ovviamente.

Però, siccome siamo dei giornalisti e siamo gente curiosa, ci siamo informati e abbiamo capito che ci sono un po' di contraddizioni nel definire i meccanismi di contatto stretto che servono a organizzare le restrizioni. La quarantena per chi ha due dosi di vaccino, l'autotutela per chi ne ha tre, come nel mio caso. Il punto è che non c'è distinzione fra contatti stretti avvenuti con delle persone con dispositivi di protezione, Ffp2 e visiera come nel mio caso, oppure se il faccia a faccia è avvenuto senza mascherina. Siccome ci hanno detto che le mascherine ci proteggono, potrebbe essere dirimente nel definire il contatto stretto». 

 

Mascherina Ffp2 e auto-sorveglianza dopo "contatto stretto": come funziona

Il decreto - come spiegato nelle Faq pubbligate sul sito del governo - prevede che in caso di contatto stretto con un soggetto confermato positivo al Covid, la quarantena preventiva non si applichi: alle persone che hanno completato il ciclo vaccinale “primario” (senza richiamo) da 120 giorni o meno; alle persone che sono guarite dal Covid-19 da 120 giorni o meno; alle persone che hanno ricevuto la dose di richiamo del vaccino (cosiddetta “terza dose” o “booster”). A tutte queste categorie di persone  si applica una auto-sorveglianza, con obbligo di indossare le mascherine Ffp2 fino al decimo giorno successivo all'ultima esposizione al soggetto positivo al Covid-19 (quindi l’undicesimo giorno dall’ultimo contatto).

La "lacuna" nella normativa denunciata da Serena Bortone

Serena Bortone, avendo ricevuto la terza dose, non è tenuta a fare la quarantena, ma solo ad indossare la Ffp2. La giornalista sottolinea però che la persona poi risultata positiva, con cui è entrata in contatto, indossava in quel momento mascherina e visiera. Ragione per cui - sostiene - l'obbligo di mascherina sul lavoro per lei è eccessivo. Di questa possibile "lacuna" nelle normative se ne è occupato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che ha fatto sapere in un comunicato di essere pronto ad approfondire la questione con il Comitato tecnico scientifico. «Sono contenta se da questa mascherina brillantinata deriverà qualcosa di buono per la vita di tutti», ha detto Serena Bortone in diretta.

Quarantena in caso di "contatto stretto": tutti i casi

Ma come funziona la quarantena per chi non rientra nelle categorie sottoposte alla auto-tutela? Ecco cosa si legge nelle Faq pubblicate sul sito del governo: «Ai contatti stretti che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni e che abbiano comunque un green pass rafforzato valido, se asintomatici, si applica una quarantena con una durata di 5 giorni con obbligo di un test molecolare o antigenico negativo al quinto giorno.

Per i soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni, continua a vigere la quarantena di 10 giorni dall’ultime esposizione, con obbligo di un test molecolare o antigenico negativo al decimo giorno.

Ai soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento è ridotto a 7 giorni purché siano sempre stati asintomatici o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo. In tutti i casi descritti, per la cessazione della quarantena è necessario l’esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare
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