Alta efficacia nei bambini ed un costo molto basso che non dovrebbe superare i 3 dollari. Il nuovo vaccino contro la malaria sviluppato dall'Università di Oxford e prodotto dal Serum Institute of India ha ottenuto la prima autorizzazione all'uso in Ghana e rappresenta una svolta, affermano gli infettivologi, che potrebbe portare ad una drastica riduzione della mortalità soprattutto in Africa, dove la malaria è ancora un big killer. Il vaccino R21/Matrix-MTM è il secondo finora messo a punto, ma è il solo a superare la soglia del 75% di efficacia (77% a 12 mesi di follow-up) prevista dall'Organizzazione mondiale della Sanità. Sfrutta l'adiuvamte Matrix-M dell'azienda Usa Novavax, una sostanza a base di saponine che potenzia la risposta immunitaria rendendola più duratura. Il Serum Institute ha già stabilito potenziali capacità di produzione di oltre 200 milioni di dosi l'anno e contatti sono in corso con l'azienda DEK Vaccines Limited in Ghana per consentire la futura produzione in Africa.
Lo studio
Si tratta di un enorme passo avanti secondo gli esperti, considerando che la malaria uccide ogni anno mezzo milione di persone a livello globale e la metà sono bambini sotto i 5 anni in prevalenza dell'Africa sub-sahariana.
Se l'Oms dovesse raccomandare un uso più ampio del vaccino, afferma l'organizzazione, «Gavi e Unicef potrebbero iniziare a finanziare e procurare subito le dosi». Gavi, ha affermato il direttore generale Derrick Sim, «è pronta a fornire finanziamenti per il vaccino R21. Ô davvero cruciale, inoltre, che il Serum Institute rispetti gli impegni pubblici di mantenere il costo del vaccino a 3 dollari o meno, per consentire a più persone di essere protette». Quanto alla diffusione della malattia, rileva l'Oms, dopo un costante calo delle infezioni, che ha visto passare l'incidenza nella popolazione a rischio da 82 casi per mille abitanti del 2000 a 57 nel 2019, la pandemia ha causato un brusco aumento delle infezioni. In numeri assoluti, si è passati dai 232 milioni di casi del 2019 ai 247 milioni del 2021. Per quel che concerne i decessi, erano stati 568mila nel 2019 e hanno raggiunto i 625mila nel 2020. Nel 2021, poi, si è assistito ad una flessione (619mila), ma i valori sono ancora lontani dal periodo pre-pandemia. Secondo le stime dell'Oms, tra il 2020 e il 2021 almeno 63mila decessi sono riconducibili all'impatto di Covid-19 sui servizi di contrasto della malaria. Circa il 76% dei decessi riguarda bambini con meno di 5 anni.
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