Prima di dare il suo via libera, l'Fda ha valutato uno studio clinico condotto su 24 pazienti, da cui non sono emersi particolari problemi. Le indicazioni per questo tipo di lenti ricalcano così a grandi linee quelle comuni: non possono essere usate da chi ha infiammazioni o infezioni negli occhi e le palpebre, chi ha malattie oculari, lesioni alla cornea, congiuntiva o palpebra, l'occhio secco, chi non può usare lenti a contatto o se si hanno gli occhi rossi o irritati. È bene non dormire indossando queste lenti a contatto, né esporle all'acqua.
«È il primo tipo di lente a contatto che usa la stessa tecnologia degli occhiali da vista che si scuriscono automaticamente al sole», precisa Malvina Eydelman, dell'Fda. Riescono a farlo grazie ad un additivo fotocromatico che adatta la quantità di luce visibile filtrata nell'occhio in base alla luce ultravioletta a cui è esposto. Le lenti così si scuriscono leggermente alla luce del sole, per tornare al colore solito in condizioni di luce normale o di maggiore oscurità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA