Influenza, antibiotici e sciroppi introvabili. L'allerta delle farmacie: «Stop improvvisi alla produzione e aziende che chiudono gli ordini»

Medicinali come il Clenil per l'aerosol, l'antibiotico Amoxicillina e lo sciroppo Panacef sono difficili da reperire. E a Natale la situazione potrebbe peggiorare, l'allarme di Federfarma

Influenza, antibiotici e sciroppi introvabili. Sos di Federfarma: «Emergenza soprattutto per i bambini»
di Marta Giusti
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Mercoledì 14 Dicembre 2022, 12:10 - Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 12:14

Farmaci carenti e boom di contagi da influenza. Per le farmacie è la tempesta perfetta: la domanda è schizzata, mentre la produzione di alcuni medicinali subisce stop e rallentamenti. Mancano antibiotici e sciroppi, soprattutto quelli per bambini. A dare l'allarme è Eugenio Leopardi, presidente di Federfarma Lazio: «Siamo in difficoltà, ci sono aziende che hanno chiuso gli ordini, alcuni medicinali mancano sistematicamente. Siamo costretti a dire di no a mamme che ci chiedono l'antibiotico per il figlio sapendo di creare un disagio». 

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Carenza di farmaci: introvabili sciroppi e antibiotici

Sul proprio sito infatti Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) segnala carenza di oltre tremila farmaci, tra questi anche alcuni utilizzati comunemente per combattere l'influenza. «Manca il Clenil, utilizzato per l'aerosol, manca l'amoxicilina che è un antibiotico ad ampio spettro usato anche per otiti e mal di gola e anche di diversi tipi di sciroppi e mucolitici, come il Panacef» spiega Leopardi. Particolarmente preoccupante è la situazione dei farmaci pediatrici: «Mentre per gli adulti il farmacista può indirizzare verso molecole sostitutive, per i bambini è più difficile perchè non possono assumere tutte le forme farmaceutiche e necessitano di dosaggi più bassi». 

 

Problemi alla produzione

La causa della carenza di farmaci è dovuta all'aumento della domanda ma soprattutto anche a difficoltà produttive delle aziende. Ci sono problemi nel reperimento delle molecole e dei materiali di imballaggio (dall'alluminio al vetro), oltre all'aumento dei costi energetici dovuti alla guerra in Ucraina. «Con l'aumento dei costi, produrre alcuni farmaci non è conveniente per le aziende, perché il prezzo di vendita fissato è troppo basso, come nel caso dell'antibiotico Amoxicillina che costa 3 euro e 27 a confezione» spiega Leopardi. 

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«Costretti a dire no ai genitori» 

«Spesso noi non sappiamo neanche i motivi della carenza di un dato farmaco, siamo l'ultimo anello della catena. L'Aifa segnala carenze programmate, ma in questo momento si stanno verificando anche stop improvvisi nel ciclo produttivo.

A un certo punto, senza preavviso, non arriva più il prodotto» dice Leopardi, che con Federfarma ha segnalato il problema ad Aifa ed è in attesa di risposta. «Noi ci troviamo indifesi e dobbiamo dire un no che ci dispiace dire perchè mettiamo in difficoltà le famiglie». 

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A Natale la situazione potrebbe peggiorare 

I problemi di produzione di alcuni farmaci sono noti da mesi, ma ora la situazione è peggiorata con l'aumento della domanda dovuto al picco di influenza. E, secondo Leopardi, le prossime settimane la situazione non migliorerà: «Ci saranno anche rallentamenti nella distribuzione a causa delle feste di Natale, proprio nei giorni in cui è previsto il picco di contagi dell'influenza» 

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