Epatite bambini, secondo sospetto nel Lazio: ricoverata bambina di 8 mesi

Epatite acuta pediatrica, un altro caso sospetto nel Lazio: ricoverata bambina di 8 mese
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Martedì 26 Aprile 2022, 14:20 - Ultimo aggiornamento: 22:31

Nuovo caso sospetto di epatite acuta pediatrica nel Lazio. Secondo quanto riferisce l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato si tratterebbe di una bambina di 8 mesi, ricoverata in buone condizioni. «E’ stato segnalato dal SERESMI (Servizio Regionale delle Sorveglianze delle Malattie Infettive) un nuovo caso di sospetta epatite acuta ad eziologia sconosciuta in una bambina di 8 mesi ora ricoverata in buone condizioni generali», si legge in una nota.

«È in corso un approfondimento dell’indagine epidemiologica.

Nessun allarmismo, ma rimane alto il livello di attenzione del Sistema regionale di sorveglianza delle malattie infettive. Si tratta del secondo caso autoctono nella nostra regione». ha aggiunto Alessio D’Amato.

Epatite, attivata rete di sorveglianza nazionale

«La Pediatria di Famiglia ha dato immediata disponibilità, attivando una rete di sorveglianza sul territorio nazionale per i casi di epatite che si dovessero verificare». Lo afferma Antonio D'Avino, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri Fimp, che ha incontrato il ministro della Salute Roberto Speranza. «Il ministro ci ha chiesto di rafforzare l'impegno nell'attività vaccinale, in particolare contro Covid, alla luce della ripresa dell'epidemia in alcune aree della Cina, costrette al lockdown. Fimp invierà oggi le indicazioni del Ministero, perché si attivi uno stato di massima attenzione sul rischio della malattia».

Speranza: «Rete fondamentale per tutela salute bambini»

«Ho incontrato stamane i rappresentanti della Federazione Italiana dei Medici Pediatri. La loro rete di prossimità è fondamentale per tutelare la salute dei più piccoli e assistere le loro famiglie. In questi giorni sono impegnati anche a monitorare eventuali casi di epatite acuta dei bimbi. L'Italia può contare in ogni momento sulla loro passione e sulla loro grande professionalità». Lo afferma su Fb il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Ecdc: circa 190 casi nel mondo

I dati relativi alle segnalazioni di epatiti acute di origine sconosciuta in bambini precedentemente sani «sono ancora fluidi, a volte non molto precisi perché ci sono verifiche da fare, ma siamo a circa 190» casi segnalati «in questo momento in tutto il mondo e circa 40 nell'Ue/Spazio economico europeo». È l'aggiornamento fornito da Andrea Ammon, direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). «Il Regno Unito - ha ricordato Ammon oggi durante una conferenza stampa - è stato il primo Paese a lanciare un allarme all'inizio di aprile e ha segnalato più di 100 casi, ora più paesi hanno fatto segnalazioni tra cui 10 Paesi Ue/See ma anche Israele e Stati Uniti». Molti di questi bambini, ha evidenziato, hanno avuto un' epatite grave, diversi hanno avuto insufficienza epatica e alcuni hanno richiesto un trapianto di fegato, segno di quanto sia severa la condizione. Le indagini sono in corso in tutti i Paesi che segnalano casi, ma al momento la causa esatta di questa epatite rimane ancora sconosciuta«. Le solite epatiti da A a E »sono escluse e le autorità sanitarie pubbliche stanno ora esaminando possibili cause e fattori - ha aggiunto la direttrice Ecdc - le indagini in questo momento puntano su un collegamento all'infezione da adenovirus. Continueremo a monitorare, anche con l'Oms, per capire cosa c'è dietro. Finora non c'è alcun collegamento tra i casi e anche nessuna associazione con viaggi. Stiamo lavorando a una rapida valutazione del rischio che prevediamo di pubblicare giovedì«.

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