Migliorare la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie: questo è l’obiettivo che da sempre l’AIL - Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma - ha perseguito grazie anche ai lasciti solidali con i quali l’Associazione è riuscita a realizzare finora ben 73 Case AIL in diverse regioni italiane, dove sono presenti le sue 82 Sezioni provinciali.
Il malato ematologico deve necessariamente sottoporsi a lunghe terapie, che possono essere garantite soltanto da Centri di Ematologia altamente specializzati.
Attualmente, sono 37 le sezioni provinciali che offrono questo servizio, con 73 case alloggio e 3.772 persone ospitate in un anno, di cui 1.647 adulti, 197 bambini e 1.928 familiari. Ogni casa AIL nasce dall’esigenza di fornire al malato e ai suoi familiari un punto di riferimento logistico - in quanto le Case sorgono tutte vicino al Centro di cura - e nello stesso tempo emotivo, grazie al confronto e alla condivisione con i volontari e le altre famiglie presenti. Per questo motivo le Case alloggio sono dotate di strutture e servizi volte ad andare incontro alle necessità di chi soffre, consentendo a pazienti e familiari di vivere con maggior serenità, mentre lottano contro le malattie del sangue. Recenti studi hanno, inoltre dimostrato, una minore incidenza delle infezioni post-trapianto per i pazienti ospitati nelle CASE AIL rispetto a quelli ospedalizzati.
Ogni Casa AIL offre camera e servizio privato, rispettando così l’esigenza di privacy a cui pazienti e familiari hanno diritto. Spazi comuni - nella maggior parte dei casi soggiorni, terrazzi o giardini – sono stati pensati invece per permettere agli ospiti di mantenere una vita di relazione, tanto più necessaria quanto più lunga e complessa è l’esperienza da condividere. Molto spesso sono presenti spazi-gioco per i più piccoli al fine di contribuire al loro benessere offrendo stimoli positivi e di crescita emotiva, seppur nel contesto della malattia. Ambienti su misura, contenitori di giochi, luoghi dove un bimbo può trovare serenità, e conforto, grazie anche alla presenza di volontari disponibili e preparati. Per i pazienti che vivono lontano dal proprio centro di cura, trascorrere il periodo dei trattamenti in day hospital in una Casa AIL anziché in ospedale migliora la propria qualità di vita e quella dei familiari, uno degli obiettivi più importanti dell'AIL.
«Le case AIL rappresentano – dichiara il Prof. Sergio Amadori, Presidente Nazionale AIL – una realtà fondamentale per l’assistenza socio-sanitaria dei malati ematologici in Italia: in queste strutture il paziente può soggiornare in un ambiente confortevole, durante il periodo della cura assieme ai suoi familiari»