Slitta ancora l'apertura delle discoteche. Se ne è parlato a margine dell'ultimo Consiglio dei ministri, ma non si è arrivati ancora a una decisione definitiva. Sul tavolo, però, sarebbe stata messa la possibilità di riconoscere delle risorse per le mancate entrate subite finora.«Il fatto che si ritardi l'apertuta – sottolinea all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, primario di Malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova – è un errore, saremo l'unico Paese in cui rimangono chiuse». E così per Bassetti «è inevitabile che poi i ragazzi vadano a divertirsi nei locali in Spagna, Grecia e Francia. È una penalizzazione. Poi, non è che i ragazzi non si divertono se le discoteche sono chiuse ma lo fanno in altri luoghi come bar, spiagge e case private. Dove non ci sono controlli. È il solito problema italiano dove preferiamo, come dire, vietare una cosa sapendo bene che avviene e poi non andiamo a controllare. Così non abbiamo risolto il problema».
Bassetti poi trova «assurdo che chi è vaccinato debba fare un tampone per partecipare ad un concorso pubblico.
Discoteche, Fedriga: «Green pass dovrebbe essere necessario»
«Dobbiamo metterci d'accordo: se diciamo che il vaccino funziona e il green pass serve, allora dobbiamo usarli per far funzionare delle attività che oggettivamente sono più a rischio, ma dall'altro lato non è che oggi non ci siano incontri e chi balla. Semplicemente non lo fanno nei luoghi regolari per farlo». Così il presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha commentato lo slittamento della riapertura delle discoteche, intervenendo su SkyTg24. «Spero che ci possa essere una responsabilità da parte di tutti per tornare ad avere una linea di coerenza - ha sottolineato Fedriga -, perché la poca coerenza l'abbiamo vista sulla comunicazione sui vaccini, che ha messo in difficoltà le regioni» come nel caso di AstraZeneca.
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Salvini: «Negli altri Paesi europei le discoteche hanno già riaperto»
«Perché punire ancora i giovani?? Locali per ragazzi e discoteche sono già aperti da tempo in Spagna, Germania, Svizzera, Austria e Grecia, dal 9 luglio anche in Francia – ha detto il leader della Lega Matteo Salvini –. In Italia ancora nulla, neanche una data, nonostante le richieste della Lega, di 3.000 imprenditori e 100.000 lavoratori. Meglio un divertimento sicuro e controllato, con protocolli di sicurezza seri, oppure i rave party e le feste abusive e illegali, denunciate ormai in tutte le città italiane? Torniamo alla vita ed al lavoro, tutti, il prima possibile».
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