Demenza, menopausa precoce aumenta il rischio di Alzheimer. «Iniziare subito la terapia ormonale sostitutiva»

La terapia ormonale sostitutiva può migliorare i gravi sintomi della menopausa, dalle vampate di calore agli sbalzi d'umore, ma il suo impatto sulla salute del cervello è ancora dibattuto

Demenza, la menopausa precoce aumenta il rischio di Alzheimer. «Iniziare subito la terapia ormonale sostitutiva»
3 Minuti di Lettura
Lunedì 3 Aprile 2023, 19:35 - Ultimo aggiornamento: 5 Aprile, 10:13

Le donne che vanno in menopausa precocemente hanno maggiori probabilità di sviluppare la demenza. Lo sostiene uno studio statunitense, ancora in fase preliminare, secondo cui la terapia ormonale sostitutiva può ridurre questo rischio. Ma la terapia deve essere iniziata immediatamente dopo la diagnosi di menopausa precoce.

La ricerca del Brigham and Women's Hospital di Boston, pubblicata su Jama Neurology, ha utilizzato le scansioni cerebrali di 193 donne e 99 uomini per mappare la presenza di due proteine, beta-amiloide e tau, che sono i segni distintivi della malattia di Alzheimer.

Terapie ormonali possono ridurre il rischio di demenza

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare la demenza e, come previsto, le scansioni hanno rivelato più proteine ​​tau nelle donne rispetto agli uomini della stessa età, in particolare quando avevano anche livelli anomali di amiloide. Ma le scansioni hanno anche mostrato che il legame tra alti livelli di amiloide e tau era molto più forte nelle donne entrate prematuramente in menopausa.

A questo punto, gli scienziati hanno cercato un legame con le terapie ormonali e hanno scoperto che queste causano accumuli di proteine anomale solo quando cominciate cinque o più anni dopo la menopausa.

Cosa significa tutto questo? «La terapia ormonale può avere effetti negativi sulla cognizione, ma solo se iniziata diversi anni dopo la menopausa», ha affermato la dottoressa Gillian Coughlan, autrice dello studio presso il Massachusetts General Hospital. Gli autori affermano che i risultati sono in linea con le linee guida cliniche secondo cui la terapia ormonale sostitutiva è sicura se utilizzata in prossimità dell'inizio della menopausa, ma precisano che può aumentare il rischio di demenza se iniziata in ritardo. «Quando si tratta di terapia ormonale, il tempismo è tutto», ha dichiarato la dott.ssa JoAnn Manson, autrice senior dello studio.

Menopausa precoce e Alzheimer

Fino al 10% delle donne sperimenta la menopausa precoce, ovvero quella che si manifesta spontaneamente prima dei 40 anni. Questa condizione viene collegata a un maggior rischio di malattia di Alzheimer, ma non è ben chiaro se i cambiamenti negli ormoni sessuali siano diretti responsabili della demenza. La terapia ormonale sostitutiva può migliorare i gravi sintomi della menopausa, dalle vampate di calore alla sudorazione notturna e agli sbalzi d'umore, ma il suo impatto sulla salute del cervello è ancora dibattuto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA