Ondata Covid in arrivo. Ricciardi: «Vaccini e ritorno alle mascherine». Cosa farà il nuovo governo?

I nodi da sciogliere per fare in modo che l'onda non diventi uno tsunami e i primi dati, positivi, sul nuovo vaccino “2 in 1” contro Covid e influenza.

Covid, nuova ondata in arrivo. Ricciardi: «Vaccini e ritorno alle mascherine». Cosa farà il governo?
di Giorgia Crolace
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Venerdì 14 Ottobre 2022, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 12:51

«Siamo alla vigilia di una nuova ondata di Covid-19, l'ottava, a cui andremo incontro con l'arrivo dei primi freddi. Sarà meno pesante di altre, ma sappiamo che porterà con sé tanti morti, soprattutto tra gli anziani, perché solo il 30% degli over 80 ha fatto la quarta dose di vaccino e può dirsi protetto dalle conseguenze gravi della malattia». Così Walter Ricciardi, professore di Igiene e medicina preventiva all'Università Cattolica e attuale consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza, ha commentato l'attuale crescita della curva Covid sottolineando l'importanza della vaccinazione con i richiami.

I dati

Secondo il monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute: «Il tasso di occupazione in terapia intensiva si attesta al 2,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 13 ottobre), mentre il tasso di occupazione in aree mediche, a livello nazionale, sale al 10,0%. Nuovo balzo per l'indice di trasmissibilità RT che sale a 1,30 rispetto a 1,18 della scorsa settimana. L'incidenza raggiunge invece il valore di 504 per 100mila abitanti rispetto a 441 di 7 giorni fa. Salgono a 6 rispetto alle 4 della settimana scorsa, le regioni/province autonome italiane con ricoveri Covid sopra la soglia d'allerta del 15%. Relativamente alle terapie intensive, l'occupazione più alta si registra in Friuli Venezia Giulia (6,3%) e Provincia autonoma di Bolzano (6%). Si conferma Omicron la variante attualmente dominante con una prevalenza della sottovariante BA.5 e un piccolo aumento della BA.2 rispetto al report precedente.

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Le quarti dosi di vaccino anti Covid

Intanto aumenta il numero delle quarti dosi di vaccino anti Covid somministrate in Italia: il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe relativo al periodo 5-11 ottobre segnala un +59,7%.

In base alla platea ufficiale di persone che possono ricevere il secondo richiamo vaccinale, pari a oltre 19,1 milioni, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi sale al 18,7% rispetto al 17,7% della settimana precedente (con differenze che vanno dall'8,6% della Sicilia al 29,9% dell'Emilia-Romagna).

Cosa farà il nuovo governo per contrastare la pandemia?

In attesa di un inverno che, al momento, rimane un punto interrogativo, e in cui sarà fondamentale fare in modo che l'onda, come ribadisce il professor Ricciardi, non diventi uno tsunami, ci si domanda quali saranno le misure che verranno adottate dal nuovo governo in caso di necessità. Per Ricciardi oltre a incentivare le vaccinazioni, una priorità assoluta soprattutto per fragili e anziani, è necessario «ripristinare misure di sicurezza come le mascherine sui mezzi di trasporto e nei luoghi chiusi affollati, sanificare gli ambienti e le superfici e fare attenzione al ricambio d'aria al chiuso, soprattutto nelle scuole». Spetterà al nuovo governo stabilire quale sarà la risposta ad un eventuale peggioramento del quadro epidemiologico e se sarà necessario un cambio di passo nella gestione della pandemia.

Vaccino “2 in 1” covid e influenza: i primi dati sono positivi

Ci sono intanto i primi dati positivi per il candidato vaccino “2 in 1” di Novavax contro Covid e influenza, un prodotto sperimentale pensato per proteggere attraverso un'unica somministrazione sia dal coronavirus Sars-CoV-2 sia dai virus influenzali. Dai risultati dello studio clinico di fase 1/2 sul vaccino combinato Covid-19/influenza (Cic) presentati al World Vaccine Congress Europe 2022 dall'azienda francese, emerge «la capacità del vaccino Cic di generare risposte immunitarie, comprese quelle anticorpali e delle cellule T CD4+ polifunzionali (linfociti che aiutano a coordinare la risposta immunitaria) contro il coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta grave (Sars-CoV-2) e ceppi influenzali omologhi ed eterologhi». Le formulazioni del vaccino Cic hanno generato «forti risposte anticorpali sia contro gli antigeni di Sars-CoV-2 che contro quelli dell'influenza». Inoltre il vaccino Cic è stato «generalmente ben tollerato. Gli eventi avversi gravi si sono verificati raramente e nessuno è stato ritenuto correlato al vaccino», fa sapere l'azienda in una nota.

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