Covid, nuova terapia cellulare sperimentata al San Matteo di Pavia: «Risultati già dopo pochi giorni»

Covid, nuova terapia cellulare sperimentata al S.Matteo di Pavia: «I due pazienti trattati sono già stati dimessi in buone condizioni di salute»
2 Minuti di Lettura
Lunedì 8 Febbraio 2021, 15:37 - Ultimo aggiornamento: 15:39

Il Policlinico San Matteo di Pavia ha sperimentato con successo una nuova terapia contro le complicanze polmonari acute e a lungo termine dell'infezione da Covid-19. Il San Matteo, che vantava già il lancio della cura con il plasma iperimmune ottenuto dai pazienti convalescenti, apre ora la strada ad ulteriori terapie per il trattameno dei pazienti positivi al virus. Un gruppo multidisciplinare di clinici e ricercatori di Anestesia e Rianimazione II, di Oncoematologia Pediatrica e della «Cell Factory» ha impiegato una terapia a base di cellule stromali mesenchimali (MSC) per curare pazienti affetti da Covid.

Monoclonali, Speranza: «Firmato decreto per distribuzione degi anticorpi contro il Covid»

«Questo tipo di trattamento, ottimizzato da Maria Antonietta Avanzini ed Elisa Lenta, ricercatrici del San Matteo, si era già dimostrato efficace per contrastare le complicanze immunologiche del trapianto di midollo», spiega Marco Zecca, direttore della Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Pavia.

Ora le MSC, cellule multipotenti in grado di spegnere reazioni infiammatorie e contrastare il danno tissutale fibrotico che si osserva in circa il 30% dei pazienti dopo il Covid-19, sono state somministrate a due malati ricoverati al San Matteo, in ventilazione meccanica per «sindrome da distress respiratorio acuto».

«Gli sviluppi si osservano già dopo pochi giorni dalla prima dose», racconta Mirko Belliato, direttore dell'Unità di Anestesia e Rianimazione II. «I due pazienti trattati sono già stati dimessi in buone condizioni di salute». Le cellule sono state prodotte nella «Cell Factory» del San Matteo, diretta da Patrizia Comoli, che è in «procinto di avviare una sperimentazione clinica, sulla base di protocolli già attivi in Cina e negli Stati Uniti». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA