Covid Italia, Ricciardi: in un mese contagiati 27 mila medici e infermieri, limitare mobilità

Covid Italia, Ricciardi: "plateau" durerà almeno un mese, poi si potrà riaprire
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Lunedì 23 Novembre 2020, 08:52 - Ultimo aggiornamento: 11:21

Riaperture? Se ne riparla quando si invertirà la curva dell'epidemia. La pensa così Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute nella gestione del Coronavirus e da sempre fautore della linea rigorista. «Quello che sta succedendo è un rallentamento dell'aumento» dei contagi, spiega, «e l'esperienza ci dice che quando questo succede c'è un appiattimento, quindi c'è un plateau che dura un mese, un mese e mezzo. Dobbiamo perseverare, dipende da noi». In un mese, aggiunge Ricciardi, sono stati contagiati 27 mila medici e infermieri.

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Ricciardi, che è anche docente di Igiene all'università Cattolica di Roma, ospite di Agorà, su Rai 3, ha evidenziato che «le misure stanno funzionando perché sono differenziate in funzione delle diverse situazioni epidemiologiche.

Quindi abbiamo invertito in qualche modo l'aumento non la curva dell'epidemia. Dobbiamo aspettarci adesso un appiattimento. Quando ci sarà la diminuzione potremo parlare di riaperture o di ritorno a una situazione di maggiore normalità». 

«In un mese contagiati 27 mila tra medici e infermieri»

«In questo momento la pressione in tutta Italia sugli ospedali è terribile: solo in un mese si sono contagiati in 27.000 contagiati tra medici e infermieri, 900 al giorno, se continua questa pressione non solo rende impossibile curare i pazienti ma sguarnisce la prima linea». Quindi «è assolutamente necessario limitare al massimo la mobilità e fare solo le cose che veramente servono, tutto il resto per il prossimo mese deve essere assolutamente limitato». 

Scuole, le condizioni per riaprire

«Dobbiamo aprire le scuole quanto prima» perché «è una priorità» per il Paese. Ma sarà possibile farlo «ad alcune condizioni: limitare la circolazione del virus fuori dalle scuole», quindi in particolare «potenziare i trasporti e scaglionare gli ingressi. Bisogna fare in modo che i ragazzi non si contagino arrivando e uscendo da scuola», ha sottolineato Walter Ricciardi.

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