Covid, Iss: «Aumento contagi in 13 regioni, peggioramento casi. Rt nazionale a 1,18. Rientri da aree turistiche»

Iss: «Aumento contagi in 13 regioni, casi in rialzo. Rt nazionale a 1,18»
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Venerdì 4 Settembre 2020, 18:59 - Ultimo aggiornamento: 20:23

L'indice di trasmissione nazionale (rt) calcolato sui casi sintomatici e riferito al periodo 13-26 agosto 2020, è pari a 1,18. È quanto emerge dal monitoraggio della cabina di regia ministero della Salute-Istituto superiore di sanità. «Questo indica - spiega il report - che, al netto dei casi asintomatici identificati attraverso attività di screening e tracciamento dei contatti e dei casi importati da stato estero, vi è stato un aumento del numero di casi sintomatici contratti localmente e diagnosticati nel nostro Paese». Per il monitoraggio «si tratta della quinta settimana consecutiva con aumento dei contagi e una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni (periodo 17/8-30/8) di 23.68 per 100 mila abitanti, in aumento dal periodo 6/7-19/7 e simile ai livelli osservati all'inizio di maggio». L'età media dei casi diagnosticati nell'ultima settimana «è di 32 anni, in leggero aumento rispetto alla settimana scorsa».
 

Covid, 1.799 focolai in Italia

Nella settimana di monitoraggio sono stati riportati complessivamente 1.799 focolai attivi di cui 649 nuovi, entrambi in aumento per la quinta settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 1.374 focolai attivi di cui 490 nuovi). «L'Italia - spiega il report - si trova in una fase epidemiologica di transizione al momento in progressivo peggioramento». Per questo «è necessario mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali, continuare a rafforzare la consapevolezza e la compliance della popolazione al rispetto delle misure di controllo, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l'isolamento dei casi, la quarantena dei loro contatti stretti».

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Sono 13 le regioni e province autonome che hanno riportato un aumento nel numero di casi Covid diagnosticati rispetto alla settimana precedente . È quanto riporta il consueto bollettino settimanale Iss-Ministero della salute. L'aumento - spiega l'Iss - non può essere attribuito unicamente ad un aumento di casi importati da stato estero. In quasi tutte le regioni/PPAA - sottolineano - continua ad essere segnalato un numero elevato di nuovi casi e si osserva sostanzialmente un trend in aumento da diverse settimane. Sebbene sia segnalato, in quasi tutte le Regioni, un iniziale aumento nel numero di ospedalizzazioni, in nessuna delle Regioni/PPAA sono stati identificati segnali di sovraccarico dei servizi sanitari assistenziali.

«Transizione al momento in progressivo peggioramento» con un «aumento da cinque settimane consecutive». Lo rileva il monitoraggio settimanale sulla diffusione del Covid in Italia dell'Iss e ministero della Salute relativo al periodo 24-30 agosto, aggiornato al primo settembre. «Anche in questa settimana - si legge - si rileva una trasmissione diffusa del virus su tutto il territorio nazionale che provoca focolai anche di dimensioni rilevanti e spesso associati ad attività ricreative che comportano assembramenti e violazioni delle regole di distanziamento fisico sia sul territorio nazionale che all'estero». «Si assiste pertanto - prosegue - alla successiva importazione di casi e ad una ulteriore trasmissione locale (anche al rientro dopo periodi di vacanza)».
 


«I casi di Covid-19 in Italia aumentano per la quinta settimana consecutiva e l'Rt si assesta di poco sopra di 1. Ci sono molti focolai in diverse regioni italiane la maggior parte dei quali sono causati da rientri da aree turistiche». Lo ha detto il direttore Generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, commentando i dati del monitoraggio settimanale Iss-Ministero. «Aumenta - spiega - di poco il carico ospedaliero e soprattutto non vediamo una congestione né a livello delle strutture sanitarie né delle terapie intensive. Del resto l'età delle persone colpite è intorno ai 30 anni, quindi piuttosto giovanile. Data la situazione bisogna continuare ad avere comportamenti prudenti, evitare assembramenti, mantenere il distanziamento fisico, lavarsi frequentemente le mani, usare le mascherine in luogo pubblico».

In Italia, come in Europa e globalmente, si è verificata una transizione epidemiologica dell'epidemia da SARS-CoV-2 con un forte abbassamento dell'età mediana della popolazione che contrae l'infezione. L'età mediana dei casi diagnosticati nell'ultima settimana è di 32 anni, in leggero aumento rispetto alla settimana scorsa. La circolazione avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità. Si conferma il cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all'estero) osservato nelle settimane precedenti. È quanto riposta il bollettino settimanale dell'Iss.

 

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