Covid Italia, bollettino oggi 22 ottobre: 16.079 nuovi casi, 136 morti. Calabria verso coprifuoco

Covid Italia, bollettino oggi 22 ottobre: 16.079 nuovi contagi, 136 morti. Accelera rapporto tamponi/positivi. Lombardia +4.125
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Giovedì 22 Ottobre 2020, 17:05 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 07:43

La situazione Covid in Italia in base al bollettino del 22 ottobre 2020. I nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore sono 16.079, circa 1.000 in più rispetto a ieri. In aumento anche il numero delle vittime: 136 in un giorno, mentre ieri erano 127, per un totale che è arrivato a 36.968. Rispetto a ieri sono stati processati circa 7.500 tamponi in meno (170.392 contro 177.848). Il totale dei contagiati, comprese vittime e guariti, sale a 465.726. ​Il rapporto fra casi positivi e tamponi è di nuovo pari al 9,4%. In testa resta la Lombardia dove si registrano alttri 4.125 positivi. Seguono Piemonte (1.550) e Campania (1.541). 

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Bollettino Covid, 992 in terapia intensiva

Sono ormai quasi diecimila le persone ricoverate nei reparti ordinari degli ospedali a causa del Covid 19: il bollettino del ministero della Salute ne indica 9.694, con un incremento di 637 nelle ultime 24 ore. In crescita anche le terapie intensive, con 66 pazienti in più rispetto a ieri per un totale di 992 mentre gli attualmente positivi sono 169.302, con un incremento di 13.860 in un giorno. In isolamento domiciliare ci sono invece 158.616 persone, 13.157 in più. Infine, il totale dei dimessi e guariti sale a 259.456, con un aumento di 2.082. Per quanto riguarda le singole regioni, la meno colpita è il Molise con 28 nuovi riscontri dopo 696 tamponi eseguiti.

Il rapporto fra casi positivi e tamponi è di nuovo pari al 9,4%. È lo stesso dato di quattro giorni fa, il dato più alto di questa seconda ondata, «nonostante una lieve riduzione registrata negli ultimi due giorni, il trend settimanale è di forte crescita e la dimostrazione è che nell'arco di una settimana è quasi raddoppiato. Anche per questo parametro abbiamo un tempo di raddoppio vicino ai sette giorni», ha detto all'Ansa il fisico Giorgio Sestili, fondatore e fra i curatori della pagina Facebook «Coronavirus - Dati e analisi scientifiche». 

Lombardia, 4.125

I nuovi contagi da coronavirus in Lombardia si attesta, per il secondo giorno consecutivo, sopra quota quattromila (4.125, lo stesso numero registrato ieri).

IL BOLLETTINO DELLA LOMBARDIA: Covid Lombardia, bollettino di oggi 22 ottobre: contagi ancora sopra quota 4mila

Piemonte, 1.550 casi e 11 morti

Undici i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall'Unità di Crisi della Regione Piemonte. Il totale è di 4227 deceduti risultati positivi al virus, 693 Alessandria, 258 Asti, 218 Biella, 404 Cuneo, 395 Novara, 1855 Torino, 230 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 41 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte. I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 49.668 (+ 1550 rispetto a ieri) di cui 799 (52%) sono asintomatici. Dei 1550 casi, 564 sono di screening, 515 contatti di caso, 471 con indagine in corso. 94 in Rsa e Strutture Socio-Assistenziali, 194 in ambito scolastico, 1262 tra la popolazione generale e 6 importati.

Veneto, 1.325 casi e 9 morti

Un altro forte balzo in avanti dei contagi Covid infatti colpisce il Veneto, che da ieri registra 1.325 positivi in più. La regione sfiora adesso la soglia psicologica dei 40.000 infetti: sono ad oggi 39.590. Ci sono anche 19 morti in più, per un dato complessivo di 2.301 vittime (tra ospedali e case di riposo) dall'inizio dell'epidemia. Lo riferisce il bollettino della Regione. 

Toscana, 1.145 casi e 8 morti

È record di contagi in Toscana che con 1145 positivi supera per la prima volta la soglia dei mille nuovi positivi in un solo giorno.

Oggi si registrano 8 nuovi decessi: 7 uomini e una donna con un'età media di 86,1 anni. I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 962.277, 11.495 in più di ieri. Sono 7.270 i soggetti testati, di cui il 15,7% è risultato positivo. I ricoverati sono 606 (+27), di cui 82 in terapia intensiva (+6). L'età media è di 46 anni. Gli attualmente positivi sono oggi 13.261.

Lazio, 1.251 casi e 16 morti

Sono 1.251 i nuovi casi di Covid registrati nel Lazio in base al bollettino del 22 ottobre 2020. A Roma i nuovi positivi sono 623, 80 in più rispetto a ieri. I guariti sono 107. I morti nelle ultime 24 ore sono stati 16. Il rapporto tamponi/positivi si attesta al 5,7%. Il valore RT regionale è 1,38 più basso a Roma e più alto nelle province di Viterbo, Frosinone e Latina. Presto, annuncia la Regione Lazio, uscirà un bando per richiamare in servizio medici volontari andati in quiescenza disponibili a rientrare soprattutto anestesisti e medici del contact tracing. Buona l’adesione al secondo bando delle unità mobili USCA-R, hanno partecipato circa mille tra medici e infermieri per potenziare le attività sui territori.

Emilia Romagna, 889 casi e 6 morti

Altri sei morti e 40 ricoverati in più nei reparti Covid in Emilia-Romagna, nel giorno in cui non si registra un aumento dei pazienti in terapia intensiva, che restano 86. È quanto emerge dal bollettino quotidiano fornito dalla Regione: sono 889 i casi in più rispetto a ieri, su un totale ancora molto alto di 16.179 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Dei nuovi positivi, 486 sono asintomatici, 224 erano già in isolamento e 304 sono state individuate nell'ambito di focolai già noti. L'età media è 46,2 anni. La provincia con più contagi è quella di Bologna (235), a seguire Reggio Emilia (114), Rimini (86), Modena (84), Parma (76), Piacenza (75), Ferrara (57), Ravenna (52), l'area di Cesena (43), il territorio di Forlì (36) e quello di Imola (31). I casi attivi sono 11.663 (+863), le persone in isolamento a casa sono 10.941 (+823), il 93,8%. I nuovi morti sono tre a Bologna (uomini di 93, 81 e 66 anni), due a Parma (entrambi uomini di 95 e 85 anni) e uno Piacenza (una donna di 93 anni). Si rilevano 20 guariti in più.

Puglia, 796 casi e 8 morti

Sono 796 i nuovi positivi al Covid-19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Salgono così a 8.540 gli attuali positivi, 640 più di ieri. Di questi, 677 sono i ricoverati: 588 in regime ordinario e 89 in terapia intensiva con un incremento di 6 ricoveri rispetto a ieri. 7.863 si trovano in isolamento domiciliare. Anche oggi si registrano nuove vittime, sono 8 i decessi che portano il totale a 397. I guariti sono 98. I tamponi effettuati sono 7.732. Sul fronte della distribuzione territoriale ci sono 351 i nuovi casi a Palermo; 211 a Catania; 60 a Trapani; 47 a Messina; 49 a Ragusa; 24 a Siracusa; 28 a Caltanissetta; 7 a Enna e 19 ad Agrigento.

Liguria, 690 casi e 17 morti

Sono 690 i nuovi positivi di oggi in Liguria, a fronte di 5.039 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, con 514 registrati nella sola Asl genovese: 278 come contatto di caso confermato, 206 in attività di screening e 15 del settore sociosanitario. È quanto emerge dal bollettino quotidiano della Regione. La Liguria registra 17 nuovi decessi di età comprese tra i 55 e i 95 anni: 14 negli ospedali di Genova e altri 3 tra Sestri Levante, il San Paolo di Savona e l'ospedale di Sarzana. Sono attualmente 574 (-4) i ricoverati, 34 dei quali in terapia intensiva (ieri erano 31).

Puglia, 485 casi e un morto

Impennata di casi positivi oggi in Puglia: su 5.651 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus oggi sono stati registrati 485 casi positivi. Una persona è morta in provincia di Bari. Ieri i casi di positività erano stati 324 (su 5.300 tamponi) e due le persone decedute. I nuovi casi sono così ripartiti: 178 in provincia di Bari, 22 in provincia di Brindisi, 53 nella provincia BAT, 132 in provincia di Foggia, 19 in provincia di Lecce, 83 in provincia di Taranto. 2 casi di residenza non nota sono stati riclassificati e attribuiti. In Puglia sono 6279 i casi attualmente positivi.

Umbria, 407

Nuovo balzo record di casi positivi al Covid in Umbria, 407 in un solo giorno, 5.860 dall'inizio della pandemia. Il dato è stato fornito dal commissario per l'emergenza Antonio Onnis in una conferenza stampa. In aumento anche i ricoverati, 193, 21 in più rispetto a ieri, mentre passano da 20 a 22 i pazienti in terapia intensiva. Segnalati due nuovi morti, ora 97, e 90 guariti, 2.488 totali. Passano così da 2.960 a 3.275 gli attualmente positivi. Nell'ultimo giorno sono stati eseguiti 4.006 tamponi, 266.398 dall'inizio della pandemia.

«Stiamo superando tristemente ogni record» ha detto Onnis. Il commissario, riferendosi ai dati di oggi, ha parlato di «difficoltà di tracciamento» dei nuovi casi e di «prendere in carico volumi così elevati». «Dei 407 nuovi positivi di oggi - ha aggiunto - è improbabile che ognuno non abbia avuto almeno 20 contatti negli ultimi periodi. Significa 8 mila persone che in un giorno dovrebbero essere prese in carico. I servizi sono sotto pressione ma in ogni caso il tracing è impossibile». «Stiamo facendo il massimo possibile nelle condizioni date - ha sottolineato ancora Onnis - ma non riusciamo a portare a compimento tutto quello che vorremmo fare».

Marche, 321

Balzo in avanti dei ricoveri per covid nelle Marche; nelle ultime 24 ore sono saliti da 134 a 152 (+18), secondo i dati del Servizio Sanità della Regione Marche. Stabili i numeri dei ricoverati in terapia intensiva, 19, e in semi intensiva, 8. In crescita anche i positivi in isolamento domiciliare, 2.472 (+229) con la conseguenza che gli attualmente positivi (ricoverati più isolati) sono 2.624 . I degenti in intensiva sono distribuiti tra gli Ospedali Riuniti di Ancona (8), San Benedetto del Tronto (5) e Marche Nord (6), gli 8 in semi intensiva sono tutti a Marche Nord. I ricoverati covid sono comunque ormai distribuiti negli ospedali su tutto il territorio regionale, spesso in vari reparti, a Torrette di Ancona ce ne sono 41, di cui 38 in Malattie Infettive, A Marche Nord 19 (di cui 4 in ostetricia), all'Inrca di Ancona 7, a Fermo 28, a Jesi 5 al pronto soccorso, a Civitanova Marche 4 al pronto soccorso, ad Ascoli Piceno 4 al pronto soccorso e 9 a malattie infettive, a Macerata 5 al pronto soccorso, a Fabriano 2 al Pronto Soccorso, a san benedetto del Tronto 1 al pronto soccorso. In aumento anche gli ospiti di strutture territoriali, 44 tutti nella Rsa di Campofilone. Le persone in quarantena per contatti con contagiati sono 7.296: 1.006 con sintomi, 209 operatori sanitari. Complessivamente i positivi rilevati dall'inizio dell'emergenza sono 10.192 i dimessi/guariti 6.570 (+53).

Abruzzo, 306

Seppur con due persone in più finite in terapia intensiva, che portano il totale a 16, nel giro di poche ore, nonostante 306 nuovi casi ed in controtendenza con i dati degli ultimi giorni, in Abruzzo scende il numero dei pazienti ricoverati negli ospedali in terapia non intensiva: sono 208. Potrebbe essere, sottolineano gli addetti ai lavori, uno degli effetti del funzionamento del tracciamento dei contatti, che consente di intercettare subito i positivi, evitando le forme acute della patologia. Al di là del dato odierno, analizzando le cifre nel lungo periodo, negli ultimi giorni il numero dei ricoveri è cresciuto in modo significativo: nel giro di un mese, si è passati dai 59 ricoveri del 22 settembre ai 224 di oggi, con un incremento del 280%.

Il dato sulle terapie intensive è invece passato dalle 5 alle 16 unità. La situazione degli ospedali, a livello numerico, al momento non desta preoccupazione eccessiva: se i pazienti Covid-19 intubati sono 16, in Abruzzo vi sono 151 posti di terapia intensiva, cui se ne aggiungo altri 38 in corso di attivazione. Il Covid Hospital di Pescara, realizzato in tempi record in primavera, dispone complessivamente di circa 180 posti letto, a disposizione, in base alle necessità, anche delle altre tre Asl regionali. Se al momento non c'è una situazione di emergenza, i numeri, considerata la circolazione del virus che corre a ritmi più che mai spediti, preoccupa in prospettiva.

Friuli Venezia Giulia, 220 casi e un morto

Oggi sono stati rilevati 220 nuovi contagi (5.510 tamponi eseguiti) e un decesso da Covid-19 in Friuli Venezia Giulia. Si tratta di una donna nata nel 1942 residente a Trieste, deceduta alla Rsa San Giusto e precedentemente ospite della Casa di riposo Residenza 'Le Magnoliè. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Le persone risultate positive al virus in regione dall'inizio della pandemia ammontano in tutto a 7.075, di cui: 2.338 a Trieste, 2.495 a Udine, 1.442 a Pordenone e 751 a Gorizia, alle quali si aggiungono 49 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione sono 2.246. Scendono a 14 i pazienti in cura in terapia intensiva e salgono a 83 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 368, con la seguente suddivisione territoriale: 200 a Trieste, 82 a Udine, 75 a Pordenone e 11 a Gorizia. I totalmente guariti sono 4.461, i clinicamente guariti 21 e le persone in isolamento 2.128.

Calabria, 187

Nuovo balzo avanti di contagi in Calabria dove viene raggiunto un nuovo record: +187 casi nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 120). I tamponi da ieri sono saliti a 3.020 per 2.991 soggetti controllati. I casi attivi sono 1.537 (+157) mentre quelli da inizio pandemia 3.286. Stabili i ricoverati in rianimazione (6) mentre quelli in malattie infettive sono 86 (+5) e gli isolati a domicilio 1.443 (+150). Le vittime sono stabili a 105 e i guariti sono 1.644 (+30). La pressione sui tre principali ospedali calabresi, comunque, non è ancora arrivata al limite. Intanto il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, sta per emanare un'ordinanza che dovrebbe entrare in vigore da lunedì e che prevede misure restrittive per tutti i cittadini per due settimane, tra le quali la didattica a distanza per le scuole medie e superiori e il coprifuoco nelle ore notturne.

Valle d'Aosta, 74 nuovi casi e 3 morti

Tre decessi e 905 i casi positivi al Covid in Valle D'Aosta, in aumento di 74 rispetto a ieri. Di questi 48 sono ricoverati in ospedale, 3 in terapia intensiva, e 854 in isolamento domiciliare. I casi positivi totali da inizio epidemia sono 2.219, i guariti 1.165, i tamponi effettuati 36.671. Lo rileva il bollettino di aggiornamento regionale della Valle D'Aosta. Gli ultimi decessi in Valle D'Aosta si erano verificati il 18 giugno. Le tre persone decedute nelle ultime ore erano novantenni.

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