L'indice Rt nazionale di contagio del Covid in Italia risale a 0,85 dopo che la scorsa settimana era a 0,81. L’incidenza continua a scendere: il valore è a 146 rispetto al 152 della settimana scorsa. Cala la pressione sulle terapie intensive, ma restano otto le regioni (prima erano 12) sopra la soglia critica. Nonostante i dati incoraggianti dalla campagna vaccini, il report dell'Iss e Ministero della salute invita alla cautela: «L'incidenza resta elevata e ancora ben lontana da livelli (50 su 100 mila abitanti) che permetterebbero il contenimento dei nuovi casi».
«Si conferma la lenta discesa dei nuovi casi e del numero di pazienti ricoverati, ma il quadro complessivo resta ancora ad un livello molto impegnativo». È quanto si legge nelle conclusioni della bozza del monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute relativo al periodo 19-25 aprile. «È fondamentale - si ricorda - che la popolazione continui a rispettare tutte le misure raccomandate di protezione individuale e distanziamento in tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo per ridurre il rischio di contagio».
E ancora: «Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine.
Rt sopra 1 in Basilicata, Campania e Sicilia
«La Basilicata, la Campania e la Sicilia hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Campania e Sicilia) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2», si legge nel monitoraggio. Nessuna regione è a rischio alto, invece undici regioni e province autonome sono a rischio moderato: Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Bolzano, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto. Dieci le regioni che hanno una classificazione di rischio basso: Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Molise, Trento, Sardegna, Umbria e Valle d'Aosta.
La variante indiana
Cautela giustificata anche dai nuovi casi di variante indiana: «La ormai prevalente circolazione in Italia di una variante virale caratterizzata da una trasmissibilità notevolmente maggiore, richiede di continuare a mantenere particolare cautela e gradualità nella gestione dell'epidemia», scrivono gli esperti.
Le terapie intensive: i dati
Scende ancora, ma rimane comunque alto, il numero di regioni e province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica: sono 8 contro le 12 della settimana precedente. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è uguale alla soglia critica (30%). Quello in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica (32% rispetto al 40% della soglia). Si registra dunque una diminuzione nel numero di persone ricoverate in terapia intensiva, che passa da 3.151 (20/04/2021) a 2.748 (27/04/2021). Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente ed il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 23.255.
Speranza: «Ieri oltre 500 mila vaccini»
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è tornato sui dati della campagna vaccinale nelle ultime 48 ore: «Ieri in Italia sono state somministrate oltre 500 mila dosi di vaccino. Grazie alle donne e agli uomini del Servizio Sanitario Nazionale e a tutte le istituzioni per il gran lavoro di squadra. Il vaccino è la vera strada per uscire da questi mesi così difficili», ha scritto su Facebook.