Coronavirus, «Mobilitatevi sempre di più per Gemelli e Spallanzani». La sottoscrizione del Messaggero

Coronavirus, «Mobilitatevi sempre di più per Gemelli e Spallanzani». La sottoscrizione del Messaggero
di Lorenzo De Cicco
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Domenica 19 Aprile 2020, 09:33 - Ultimo aggiornamento: 20 Aprile, 07:42

«È una battaglia faticosa, ma sentire il sostegno e la generosità di tanti romani ci dà davvero la spinta in più per fare al meglio il nostro lavoro», racconta Eloisa Tanzarella, anestesista rianimatore al Covid 2 Hospital del Gemelli, il secondo baluardo di Roma nella guerra al coronavirus insieme allo Spallanzani. Sono i due ospedali a cui è diretta la gara di solidarietà tra i nostri lettori. Un fiume di adesioni per acquistare subito respiratori polmonari e per rafforzare le terapie intensive. Perché solo con i macchinari all'altezza di questa sfida si possono allontanare ipotesi estreme e inimmaginabili, come quando si deve decidere chi salvare.
«Quando si arriva al punto che il paziente non riesce più a respirare da solo, la ventilazione meccanica è imprescindibile spiega Tanzarella Per questo contro il Covid-19 è essenziale avere terapie intensive preparate, anche con altre forme di supporto degli organi vitali, e con personale che sappia utilizzare al meglio queste risorse». Il Gemelli da poco più di un mese è entrato nella trincea anti-virus, con la creazione in tempi record del Covid 2 al presidio Columbus. «Qui oggi abbiamo ricoverati circa 165 pazienti, di cui 28 in terapia intensiva. E di questi 28 pazienti, 20 sono intubati e collegati al ventilatore meccanico. Gli altri respirano da soli ma hanno comunque bisogno di ossigeno ad un flusso più elevato, sempre somministrato attraverso macchinari».
I VENTILATORI ACQUISTATI
Grazie alla generosità dei nostri lettori, a Spallanzani e Gemelli sono già stati donati 200 mila euro, soldi impiegati subito per acquistare 12 ventilatori polmonari. Con gli altri quotidiani della Caltagirone Editore, è stato già superato il traguardo di un milione di euro. E la nostra sottoscrizione non si ferma, perché la battaglia contro il Covid sarà lunga, come sa bene chi è in corsia. «Fortunatamente riprende l'esperta del Gemelli - vediamo immagini di speranza tutti i giorni. Tanti pazienti migliorano, hanno sempre meno necessità delle nostre cure. Una delle difficoltà maggiori, invece, è riuscire a interfacciarsi con i familiari dei pazienti in terapia intensiva, un mondo che per loro è completamente estraneo e al quale spetta a noi l'arduo compito di introdurli. Sostituendoci ai loro occhi, alle loro orecchie e alle parole di conforto che normalmente riuscirebbero a dire ai loro cari. È una battaglia faticosa, dicevo all'inizio, ma il vostro sostegno ci aiuta a fare sempre meglio. Grazie».
 

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