Virus, più contagi tra le donne ma meno vittime: uomini 3 morti su 4 nella fascia 40-59 anni

Virus, più casi tra le donne ma meno morti: uomini il 75% delle vittime dai 40 ai 59 anni
di Mauro Evangelisti
2 Minuti di Lettura
Giovedì 28 Maggio 2020, 16:02

Coronavirus, le donne si contagiano di più, ma muoiono di meno. Prendiamo la fascia di età tra i 40 e i 59 anni: tre volte su quattro la vittima è un uomo. I dati elaborati dall’Istituto superiore di sanità non lasciano dubbi. A inizio epidemia, i positivi erano in maggioranza uomini, ma con il passare dei giorni la situazione è mutata. Secondo l’ultimo report le donne rappresentano il 54,1 per cento degli oltre 230mila casi positivi registrati in Italia.

Roma, bimbo di 3 anni schiacciato dal trattore salvato al Bambino Gesù: ricostruita l'aorta toracica

L’età media è di 62 anni, mentre si conferma che nella stragrande maggioranza dei casi le condizioni dei pazienti non sono preoccupanti (e la percentuale di chi non presenta sintomi, tra quelli rilevati come positivi, aumenta di giorno in giorno). Se si sommano coloro che non hanno sintomi, a coloro che ne hanno pochi o leggeri si arriva al 73,5 per cento. A questi si aggiunge il 7,3 per cento con sintomi la cui gravità non è definita. In altri termini i pazienti in condizioni critiche sono il 2,3 per cento, quelli in condizioni severe il 16,9.

«Le scuole vanno riaperte ad ottobre per favorire le vacanze». Asse tra Fi e Assoturismo


Bene, ma se il 54,1 per cento dei positivi è di sesso femminile, significa che le donne rappresentano anche la maggioranza dei decessi? No, è vero l’opposto. I dati dell’Istituto superiore in questo caso sono aggiornati alla settimana scorsa. Emerge che il 59,5 dei morti sono uomini, una differenza significativa.

Veneto, Luca Zaia: «Non ci sono più esplosioni contagi»

Vale per quasi tutte le fasce di età, con picchi che fanno riflettere: tra i 30 e i 39 anni i morti sono al 67,1 per cento uomini; tra i 40 e i 49 addirittura questa percentuale sfiora il 74 per cento, per toccare il 77 per cento tra i 50 e i 59 anni: di fatto chi muore in età compresa tra i 40 e i 59 anni in tre casi su quattro è di sesso maschile. Le donne sono maggioranza tra le vittime solo oltre i 90 anni (facilmente spiegabile per la maggiore longevità) e tra i bambini (su 4 casi tre erano femmine).

«Magheggi sui dati». Fondazione Gimbe accusa la Lombardia. Ira della Regione: gravissimo

© RIPRODUZIONE RISERVATA