Coronavirus, l'infettivologo Bassetti: «Ipotesi prevalenza in Italia tra il 12 e il 20%, significa almeno 5-8 milioni di positivi»

Coronavirus, l'infettivologo Bassetti: «Ipotesi prevalenza in Italia tra il 12 e il 20%, significa almeno 5-8 milioni di positivi»
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Martedì 14 Aprile 2020, 11:19 - Ultimo aggiornamento: 12:46

Coronavirus, secondo l'infettivologo Matteo Bassetti l'«ipotesi prevalenza in Italia è tra il 12 e il 20%, significa almeno 5-8 milioni di positivi al Covid19». «Fare i test sierologici è importante per mappare la popolazione che è venuta in contatto con il coronavirus. Capire quanto il virus ha circolato. Da alcuni dati preliminari di laboratori, privati, del Nord emergono numeri impressionanti: la prevalenza va da un minimo del 12% ad un massimo del 20%. Se prendiamo in considerazione solo il primo dato vuole dire che su 60 milioni di italiani abbiamo avuto 5-8 mln di positivi. Probabilmente più al Nord che al Sud. Questi primi dati evidenziano la necessità di fare i test sierologici. Spero che il ministero della Salute scelga rapidamente quale sia quello migliore e si proceda».

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Lo ha detto Matteo Bassetti, delle Malattie infettive al policlinico San Martino di Genova e nella task force Covid-19 della Regione Liguria. «I test sierologici si fanno in tutto il mondo. Noi l'abbiamo detto per primi in Liguria e io e il mio staff abbiamo fatto la nostro sierologia il 15 febbraio», ha aggiunto l'infettivolgo. «Si parla anche del test sierologico per dare la 'patente' alle persone per tornare a lavorare - ha ricordato Bassetti -. Sull'immunità ci sono diverse teorie, si parla di 6-12 mesi o di qualche anno di protezione. Io propendo più per la seconda ipotesi, visto anche come si comportano altri coronavirus, ma quello che è importante è che si possa arrivare a coprire il tempo che ci manca allo sviluppo di un vaccino. E credo che l'immunità possa coprire questi mesi».





 
 



 
 
 

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