Coronavirus o allergia? Ecco come distinguere i sintomi, occhio ai rischi derivanti dall'asma

Coronavirus o allergia? Ecco come distinguere i sintomi, occhio ai rischi derivanti dall'asma
di Lorena Loiacono
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Martedì 14 Aprile 2020, 12:36 - Ultimo aggiornamento: 16:20

Starnuti, colpi di tosse e il respiro che sembra mancare. In un attimo la mente vola ai sintomi da Covid-19 ma non è detto che siano quelli: questi segnali, infatti, potrebbero essere tipici della stagione primaverile che, in barba all'emergenza da nuovo coronavirus, continua a fare il suo corso naturale. E i pazienti allergici lo sanno bene: quegli starnuti non vengono dall'influenza, ma dalle allergie.

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Eleonora Nucera, direttrice del reparto di Allergologia ed immunologia clinica del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, come si riconosce l'arrivo dell'allergia?
«Innanzitutto l'allergia porta prurito nasale e oculare. Da qui gli starnuti. Un paziente allergico può notare anche la lacrimazione: sono sintomi che passano con l'antistaminico».

Da cosa è possibile capire che non si tratta di Covid-19?
«In caso di allergie i sintomi del raffreddore non sono mai accompagnati da febbre, al massimo si presenta una febbricola comunque mai superiore a 37,2. E allo stesso modo direi che non c'è tosse: la tosse allergica è rara e comunque è una tosse stizzosa, stimolata soprattutto dal prurito alla gola».

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Come distinguere la mancanza di respiro dall'insorgenza dell'asma?
«Sono due sensazioni diverse: il paziente asmatico, durante il respiro affannato, ha il cosiddetto fischietto dovuto alla restrizione dei bronchi e non si associa alla febbre. Il paziente da Covid-19 non ha il fischietto ma ha invece una difficoltà legata al restringimento dei polmoni che non riescono ad espandersi».
 


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La polmonite?
«Ci sono nuove ipotesi allo studio del Covid-19: quei sintomi forti potrebbero dipendere da micro embolie a livello polmonare, quindi sarebbero legati non tanto alla polmonite quanto ai micro emboli che non permettono gli scambi gassosi. In poche parole: il sangue non arriva ai pomoni».

Quali altri sintomi devono mettere in allarme un paziente sul Covid-19?
«L'arrivo della febbre almeno a 37,5 con dolori muscolari. Poi i sintomi tipici dell'influenza come i disturbi gastro intestinali, diarrea e vomito. Non solo: è ormai certo che tra i segnali del nuovo coronavirus c'è anche la mancanza di percepire i sapori o gli odori. In questi casi è necessario attenzionarsi, sentire un medico e capire: per non arrivare tardi in pronto soccorso».

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Le allergie sono già esplose?
«E' il loro momento ma quest'anno potremmo registrare un segnale positivo perché lo smog, che generalmente favorisce le reazioni allergiche, è notevolmente diminuito. Almeno questo aspetto, potremmo consideralo un vantaggio».



 

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