Omicron in Corea del Nord, 232mila casi di febbre e maxi-focolaio. Kim Jong-un: «Funzionari pigri e negligenti»

Il governo di Pyongyang ha ordinato alle farmacie di rimanere aperte 24 ore su 24

Omicron in Corea del Nord, 232mila casi di febbre e maxi-focolaio
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Mercoledì 18 Maggio 2022, 10:35 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 04:55

Omicron in Corea del Nord, l'ondata avanza: il Paese ha segnalato oggi altri 232mila nuovi casi di «febbre» e crescono i timori che nel Paese si sia sviluppato un grande focolaio di coronavirus. I dati sono stati diffusi dalla statale Korean Central News Agency (Kcna), che però ha rifiutato di collegare alla pandemia i casi in aumento con sintomi simili al coronavirus.

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Dopo che i primi casi che sono stati segnalati ad aprile, il totale ha ora raggiunto i 1,71 milioni con 62 decessi.

Finora, oltre un milione di persone sono guarite e circa 691.170 sono in cura. Il governo di Pyongyang ha ordinato alle farmacie di rimanere aperte 24 ore su 24 e ha schierato l'esercito per assistere nella fornitura di medicinali.

 

I FUNZIONARI - Kim Jong-un è tornato a denunciare la negligenza e la pigrizia dei funzionari statali alla base del peggioramento dell'ondata del Covid 19 abbattutasi sul Paese per la prima volta a oltre due anni dall'inizio della pandemia. Presiedendo martedì una riunione d'emergenza del Politburo, il leader ha lamentato «l'immaturità nella capacità statale di far fronte alla crisi» e ha criticato «l'atteggiamento non positivo, la lentezza e la non attività dei principali funzionari statali». 

I resoconti dei media statali non specificano quante infezioni o quanti decessi siano legati al coronavirus, ma gli esperti sanitari hanno evidenziato che il Paese scarsamente dotato di un sistema medico-sanitario non sarebbe in grado di testare e diagnosticare il contagio reale su una scala così vasta. I farmaci donati dalla famiglia Kim, intanto, sono stati distribuiti ai cittadini della provincia di Hwanghae del Sud, secondo i media statali, parte degli sforzi per evidenziare il ruolo personale della leadership nella lotta al Covid-19. Quasi 3.000 medici militari sono invece coinvolti in un «sistema di servizio 24 ore su 24 per effettuare le consegna e le fornitura di medicinali». L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è «profondamente preoccupata per il rischio di un'ulteriore diffusione del Covid-19 nel Paese, in particolare perché la popolazione non è vaccinata e molti sono in condizioni a rischio di gravi malattie e morte», ha notato il numero Tedros Adhanom Ghebreyesus. Se la Cina ha cominciato a fornire sostegno al Nord, secondo i media sudcoreani, Seul è ancora in attesa di una risposta alla sua offerta di invio a Pyongyang di materiale antipandemico, vaccini inclusi.

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