Covid, più antidepressivi e ansiolitici tra i ragazzi. Lucattini: «Allarme Centro Italia»

Covid, più antidepressivi e ansiolitici tra i ragazzi. Lucattini: «Allarme Centro Italia»
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Mercoledì 28 Aprile 2021, 18:57 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 03:00

«Fra le prime sostanze di abuso usate dai ragazzi in tempi di Covid-19 ci sono gli antidepressivi, semplicemente perché è facile reperirli, spesso li trovano in casa». Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista della società psicoanalitica italiana (Spi) e della International psychoanalytical association (Ipa) avverte sull'importanza per le famiglie di vigilare sui propri figli nel periodo difficile che stiamo vivendo, dopo la triste vicenda dello studente morto a Bassano del Grappa per aver assunto un mix di farmaci e sostanze acquistate sul web.

«Mentre su ansiolitici e benzodiazepine c'è da anni un controllo serrato da parte dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e addirittura i farmaci verificano con il medico se la ricetta è autentica, sugli antidepressivi questo non avviene, quindi è più facile procurarseli» spiega Lucattini. Infatti i dati sul consumo di questo tipo di medicinali sono spaventosi ma «sappiamo per certo che non vengono usati solo contro la depressione o per l'insonnia perché i dati pubblicati non combaciano- prosegue l'esperta-: alcuni tipi, se presi ad alto dosaggio o mischiati con l'alcool, è noto che procurano un effetto eccitante. Quello che non si sa è che usati in grande quantità sono pericolosi per il cuore, poiché allungano l'intervallo QT, cioè il tempo necessario ai ventricoli per depolarizzarsi e ripolarizzarsi e per questo possono portare alla morte: si ha un arresto cardiaco e già dopo pochi minuti i danni al cervello sono permanenti e irreversibili e si verifica la cosiddetta 'morte cerebrale'».
Secondo il monitoraggio sull'uso dei farmaci realizzato dall'Aifa, dall'inizio della pandemia da Covid-19 il consumo di ansiolitici è aumentato del 12% nel 2020. L'incremento si è registrato soprattutto nelle regioni del Centro Italia, in particolare Marche (+68%) e Umbria (+73%). Anche sull'acquisto di alcolici online c'è stata una crescita del 400% nello stesso periodo. «L'alcool è censito e si sa che i compratori hanno fra i 18 e 24 anni e li comprano per amici minorenni- avverte Lucattini-, così come conosciamo bene il mercato di droghe di sintesi e derivate delle anfetamine che si acquistano sul dark-web con nomi in codice e vengono assunti anche con alcool». Poi, continua la psichiatra «secondo l'Aifa da alcuni anni si assiste al gravissimo fenomeno dei furti di farmaci da parte di organizzazioni criminali, che ormai è diventata una sfida anche europea».

Covid, vendite di ansiolitici aumentate del 12% nel 2020

In Italia l'attività di contrasto, iniziata nel 2014, ha preso il nome di 'Operazione Vulcano'. «Tutto questo è più che allarmante e l'unico modo che abbiamo per proteggere i nostri figli è osservarli da vicino, parlarci, viverli di più, avvicinarsi al loro mondo non da controllori ma da genitori che vogliono capirli e aiutarli nelle loro difficoltà» consiglia Lucattini-.«I ragazzi poi non sanno che possono chiedere aiuto: esistono i centri gratuiti di aiuto telefonico, ce ne sono in tutte le regioni (per esempio, quelli del Lazio si trovano sul sito www.salutelazio.it/sostegno-psicologico) e vi si possono rivolgere anche i minorenni».

In Friuli, in Puglia, in Lombardia: ogni regione si è organizzata a modo suo ma i servizi funzionano e i numeri sono online e sempre attivi. Lucattini fa poi un appello ai giovani:« se state male chiamate subito l'ambulanza, avvisate i genitori, perché in ospedale possono salvarvi».

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