«L'ansia fa perdere la percezione del respiro alterato, poi le vertigini»: le prove in uno studio neozelandese

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Neuron

«L'ansia fa perdere la percezione del respiro alterato, poi le vertigini»: le prove in uno studio neozelandese
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Lunedì 25 Ottobre 2021, 14:45 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 00:50

Le persone con livelli elevati di ansia hanno percezioni alterate della propria respirazione. Possono in sostanza non rendersi conto di respirare più velocemente o in maniera più forte a causa della preoccupazione, sviluppando potenzialmente altri sintomi come la sensazione di vertigini: come in una spirale negativa, questo può amplificare l'ansia stessa. A provarlo uno studio condotto dell'Università di Otago, in Nuova Zelanda, pubblicato sulla rivista Neuron.

I dettagli della ricerca

I ricercatori hanno esaminato come i sintomi dell' ansia che si manifestano nel nostro corpo, il battito cardiaco accelerato, i palmi sudati, la respirazione veloce, possano potenzialmente dar vita a un flusso negativo di emozioni, creando ancora più ansia.

Lo studio ha coinvolto trenta persone sane con un basso livello di ansia e trenta con un livello moderato.

I partecipanti hanno completato un questionario e due attività di respirazione, di cui una durante una sessione di imaging cerebrale per valutare i cambiamenti nell'ossigenazione e nel flusso sanguigno.

Le parole dell'autrice dello studio

«Abbiamo scoperto - sottolinea Olivia Harrison, autrice principale dello studio - che le persone che hanno livelli più alti di ansia hanno percezioni alterate del loro modo di respirare rispetto a quelle che sono meno colpite: in sostanza sono meno sensibili ai cambiamenti nella loro respirazione».

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Come trattare l'ansia

Sebbene la ricerca non fornisca risposte su come trattare efficacemente l' ansia, è per gli studiosi un punto di partenza per capire come livelli più elevati possano influenzare la percezione del corpo. «Questi risultati - conclude Harrison - sono solo l'inizio della nostra comprensione di come la comunicazione tra il cervello e il corpo possa iniziare a interrompersi con l' ansia. Speriamo di utilizzare queste informazioni per aiutare a migliorare i trattamenti dando alle persone gli strumenti per percepire meglio il loro corpo e rompere il ciclo negativo dell' ansia che porta a sviluppare sintomi che ne generano ancora di più».

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