«In ogni fascia di età - spiega del Balzo - non consumare il primo pasto della giornata o non assumerlo in modo adeguato, ha effetti sull'aumento di peso, come confermano numerosi studi . Consumare la prima colazione, piuttosto, aumenta il senso complessivo di sazietà, permettendo di controllare e ridurre la quantità totale di energia assunta nel corso della giornata».
Una buona prima colazione aiuta a migliorare l'umore: il dolce, caratteristico del nostro modo di mangiare al mattino, «aumenta infatti la produzione di serotonina - dice la nutrizionista - che ha un effetto calmante e antistress. Pane, biscotti, merendine o dolci fatti in casa, fette biscottate con marmellata, miele o crema spalmabile alle nocciole e al cacao ma anche cereali da prima colazione o muesli, prodotti tipici della nostra prima colazione, contribuiscono non solo a rifornire l'organismo dell'energia necessaria ad affrontare gli impegni della giornata, ma anche alla sensazione di benessere».
«Saltare la prima colazione è inoltre un errore che può compromettere la prestazione sportiva. Consente infatti di ricostruire e ottimizzare le riserve glucidiche, epatiche e muscolari, fornendo all'organismo l'energia necessaria per l'attività fisica. E alcuni studi mettono in luce inoltre che la mancanza della prima colazione può riflettersi negativamente sulla prestazione sportiva anche nel pomeriggio.
Infine, recenti studi sembrano dimostrare come una prima colazione a base di cereali sia correlata a migliori parametri di rischio cardiovascolare, così come un'indagine su un campione rappresentativo della popolazione adulta del Molise da cui è emerso che il consumo di alimenti della tradizionale colazione italiana (latte, yogurt, zucchero, miele, marmellata, biscotti, fette biscottate, brioches, cereali da prima colazione) è positivamente associato alla riduzione del rischio cardiovascolare, alla qualità della vita e alla sindrome metabolica», conclude l'esperta.
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