Alzheimer, dieci regole per l'alimentazione: dal piatto giusto alla musica

Alzheimer, dieci regole per l'alimentazione: dal piatto giusto alla musica
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Domenica 20 Ottobre 2019, 21:05 - Ultimo aggiornamento: 21:57
In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, il 16 ottobre per ricordare l’istituzione della Fao, Korian, leader europeo nei servizi di assistenza e cura, ha deciso di stilare un vademecum per aiutare tutti coloro che assistono i malati di Alzheimer. Per aiutarli nel momento dei pasti: dieci consigli pratici da mettere subito in pratica con i propri familiari che soffrono di questa patologia.  È stato calcolato che le demenze colpiscono in Italia 1 milione e 200 mila persone, 50 milioni nel mondo e che con questa crescita vertiginosa il numero triplicherà in 30 anni.   

   1. Musica maestro
Il momento dei pasti deve essere soprattutto funzionale a riattivare le funzioni cognitive dei malati e a risvegliare la memoria affettiva del cibo. Per questo, provate ad accendere la radio, o a creare una playlist con i brani preferiti dal malato: un sottofondo musicale potrebbe essere ben apprezzato.

2. Viva i colori
Una cosa che non tutti sanno è che i malati di Alzheimer non riconoscono il bianco. Via libera quindi ai colori sulla tavola: scegliere piatti, bicchieri e posate che abbiano colori diversi tra loro e in contrasto rispetto alla superficie del tavolo. Sarà più facile, in questo modo, far ritrovare al malato il piacere del cibo e aiutarlo a distinguere gli alimenti contenuti nel piatto. Lasciate degli spazi tra un oggetto e l’altro e disponete la tavola nel modo più ordinato possibile. In generale, scegliere sempre contasti cromatici: ok quindi a una tovaglia gialla e a piatti azzurri. 

  3. Mangiare con le dita
Spesso i malati di Alzheimer hanno difficoltà ad usare le posate. Sì, quindi a cibo già tagliato, per evitare imbarazzi ma anche al finger food, per consentire ai malati di mangiare in autonomia o, ad esempio, anche in piedi, qualora non resistesse troppo tempo seduto a tavola. Ok quindi a panini o bocconcini di cibo da poter consumare mentre si passeggia.

4. Evviva alla dieta mediterranea
Sì ai prodotti integrali, ai legumi, alla frutta, in particolare frutti rossi e frutta secca. Via libera a verdura, carne bianca, uova, pesce azzurro e salmone. Meglio evitare invece latticini, da sostituire magari con prodotti a base di soia, carne rossa, cibi precotti, cibi salati, zuccheri, e grassi saturi di origine animale. 

   5. Cinque pasti
Anche i malati di Alzheimer, come tutti noi, dovrebbero consumare 5 pasti al giorno: colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena. Nella scelta dei pasti, meglio proporre quello più sostanzioso a pranzo e lasciare invece qualcosa di più leggero per cena, per evitare l’insorgere di problemi di digestione. .

6. Preferire i budini
Contro la difficoltà a deglutire scegliere i budini. L’evoluzione della malattia causerà prima o poi delle difficoltà sia nell’assunzione del cibo che nella deglutizione, che diventerà via via più difficoltosa, fino all’insorgenza della disfagia, ossia difficoltà a deglutire cibi liquidi o solidi. Bisognerà quindi essere pronti ad usare accorgimenti utili ad assistere e aiutare la persona malata appena viene meno l’autonomia o la capacità di deglutire i cibi. 

   7. Aggiungi un posto a tavola
È sempre una buona idea cercare di mangiare insieme ai propri familiari Alzheimer: condividere con il malato il momento del pasto ogni volta possibile diminuirà il senso di isolamento nel quale la malattia tende a trascinarlo. Allo stesso tempo però lasciate che la persona mangi il più possibile da sola, anche se si sporca. Se è lenta, cercate di non aiutarla e soprattutto di non imboccarla: non va mai dato un aiuto maggiore del necessario perché le abilità non utilizzare diventano inevitabilmente abilità perse. 

  8. Non la solita zuppa
I malati di Alzheimer conservano l’appetito e anzi è un’ottima idea preservarlo. No, quindi, alle solite zuppette e minestrine, via libera invece a piatti saporiti, a patto che non contengano troppo sale. Se la persona dovesse dimostrare perdita di appetito, è meglio verificare le cause, che potrebbero esser, ad esempio, di causa odontoiatrica.

9. Beviamoci su
Anche i malati di Alzheimer devono seguire la regola degli 8 bicchieri di acqua al giorno. Sì alle varianti di bevande, ma meglio controllare, ad esempio, che il tè o il latte non siano troppo caldi. Attenzione, inoltre, all’uso di stoviglie che sforzino a piegare troppo indietro la testa. A questo proposito, esistono tazze e bicchieri dotati di manici fatti apposta per eludere l’inconveniente.

10. Mangiare sano
 Una buona regola che vale per tutti: mangiare sano per prevenire altre malattie collegate alla cattiva alimentazione come l'obesità e il diabete.

  Per chi volesse approfondire i consigli, Korian, insieme a Simona Recanatini, hanno pubblicato il libro “Io sono l’Alzheimer”, una vera e propria guida pratica per tutti i caregiver, per conoscere e affrontare la malattia.
Dai consigli sull’arredamento della casa, alla comunicazione, fino alle cure del malato. Tutto in chiave semplice e pratica. Edito da Gribaudo, è disponibile in libreria o ordinabile presso i maggiori rivenditori online.
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