IL PRECEDENTE
Il mondo scolastico salernitano ha già fatto i conti con casi di malattie infettive. L'ultimo allarme per uno studente delle superiori ricoverato per tubercolosi risale al luglio del 2014, quando un ragazzo di 18 anni, in piena maturità, fu ricoverato per la stessa malattia; il giovane rispose bene in pochi giorni alla terapia farmacologica e fu dimesso dopo una settimana. Nonostante l'allarme delle ultime ore, la comunità dell'Istituto Genovesi è vicina allo studente contagiato. «Ci ha chiamato venerdì l'Asl per informarci che il nostro studente era stato contagiato - dice il preside - immediatamente e in accordo con i medici abbiamo disposto i controlli medici per studenti e docenti».
I TEST
Le procedure, dunque, sono già partite e la situazione è sotto controllo. Lunedì test per almeno una trentina di studenti oltre ai docenti. «Ma ci rassicurano che la forma di tubercolosi non è aggressiva», dice il preside. Le condizioni dello studente sono buone. È ricoverato all'ospedale Da Procida. Tra i compagni di classe del giovane studente c'è apprensione. Ma lo stato di salute del ragazzo è tenuto sotto stretta osservazione da parte dei medici. «È una forma di tubercolosi bassamente contagiosa - riferisce Annalisa Caiazzo, responsabile del servizio epidemiologico dell'Asl Salerno - Il ragazzo non ha mai tossito, sta abbastanza bene, ed è stato ricoverato al Da Procida». L'allarme è scattato venerdì quando è stata proprio l'Asl ad informare la dirigenza del Genovesi che uno studente aveva contrattato la malattia. A Napoli nei giorni scorsi un nuovo allarme tubercolosi ha riguardato uno studente di scuola media che aveva smesso di frequentare già da alcuni giorni per ricevere le necessarie cure in ospedale, mentre i suoi compagni di classe, i professori e gli operatori scolastici sono stati sottoposti a controlli cutanei presso il laboratorio di analisi specialistiche. Ma alla scuola media di Napoli come al Genovesi di Salerno Asl e scuola si sono attivati tempestivamente per tutelare la salute del ragazzo e dei compagni. Secondo recenti studi nazionali, l'Italia è un Paese a bassa endemia di tubercolosi: da qualche anno si registrano circa 7 casi per 100.000 abitanti. Quando però un caso di Tbc si verifica in una scuola, scattano una serie di misure per contenere la diffusione del bacillo. Proprio come accaduto in queste ore all'Istituto Genovesi che prosegue normalmente la sua vita scolastica.
L'INCONTRO
Ieri spazio ad una iniziativa culturale di grande richiamo ed interesse per la popolazione scolastica. «Siamo sereni e la nostra vita di tutti i giorni prosegue regolarmente», dice il preside Annunziata al termine dell'incontro con Ivan Tresoldi, poeta e artista di strada, Ivan Tresoldi, che ieri, grazie alla Fondazione Alfonso Gatto, si è esibito sul palco del Teatro Genovesi. Tresoldi ha incantato con la sua performance un teatro gremito di studenti, coinvolgendoli in giochi lessicali, in letture drammatizzate e attualizzate delle terzine dantesche dell'Inferno.
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