La profezia di Montini nell'anno del Giubileo

di Franca Giansoldati
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Mercoledì 20 Gennaio 2016, 14:26 - Ultimo aggiornamento: 14:29
La profezia di Paolo VI che, all’epoca, sembrava quasi insensata oggi assume contorni concreti. L’anno santo della misericordia registra il tracollo dei viaggi in Terra Santa. E così tornano d’attualità le parole di Montini quando metteva in guardia dal pericolo di vedere trasformati luoghi di culto antichissimi in musei. Le pietre restano vive solo se sono vissute dai fedeli, altrimenti hanno un destino scontato e si trasformano in rocce da esposizione. La pietra del Calvario, il Santo Sepolcro, la Natività, il Cenacolo. In questi giorni un francescano della Custodia di Terra Santa, parroco a Gerusalemme, ha squarciato il velo lasciando intravedere la realtà tanto temuta.  La Terra Santa soffre talmente tanto la mancanza di pellegrini che i luoghi sacri sono vuoti e i cristiani impegnati nel settore del turismo, pensano di andare via. Solo dall'Italia si stima nell'ultimo anno vi sia stato un calo di partenze del 40%. Naturalmente non è solo un problema economico-sociale ma una perdita di valore dei luoghi della vita di Gesù.  «Il 2015 è stato un anno molto difficile. Possiamo dire che di pellegrini ne sono venuti meno della metà rispetto all'anno precedente e questo danneggia molto”. Non si tratta di danni economici, ma di danni culturali. La paura di attentati, la paura di viaggiare, l’ostilità verso il mondo islamico sono difficili da abbattere. La deriva, salvo miracoli, sembra irreversibile.  «Quest'anno è peggio della seconda Intifada: sono passato l'altro ieri dal Getsemani. Al Getsemani entravano tra le 5 mila e le 6 mila persone al giorno. L'altro ieri era vuoto: non c'era nessuno, proprio nessuno». In Egitto, in Giordania la situazione non cambia di molto. Col risultato che i luoghi santi diventeranno musei: senza i cristiani locali, perderanno tutto il loro significato religioso. Un trascinamento in basso che alla luce dei fatti è inevitabile. Papa Montini aveva visto lontano.
 
 
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