Veniamo ai nomi. Nel frullatore ci sono Angelo Mellone, che già conduce un magazine su Raiuno; Annalisa Bruchi, anche lei già in onda con Tabloid; Giancarlo Loquenzi che conduce Zapping; Maurizio Martinelli e Marzia Roncacci che si sono messi in luce con le rubriche del Tg2; Susanna Petruni, da sempre un avamposto berlusconiano in Rai (seppure ambisca più a una direzione che a una conduzione). Il versante Tg1 è guidato da Gennaro Sangiuliano, vicedirettore, da sempre vicino all'area ex An ma apprezzato anche dai forzisti e sempre pronto a strizzare l'occhiolino a Matteo Salvini. La Lega non ha candidati propri e in questo risiko rischia di trovarsi fuori dai giochi se non riesce a piazzare almeno qualcuno in redazione o tra gli autori.
Sempre per quanto riguarda il tiggì della rete ammiraglia sono in corsa anche Alberto Matano (pupillo di Orfeo ma posizionato più vicino al centro alleato con Renzi che nel centro-destra), Francesco Giorgino (colonna del Tg1, seppure con la direzione di Orfeo non sia riuscito a coronare i sogni di gloria), Angelo Polimeno (vicino a Gianni Letta e Antonio Tajani). Ma chi sembra aver fatto un passo in avanti, perché come bella presenza mette tutti in fila, è Laura Chimenti, una delle più amate conduttrice del Tg1 delle 20.
Ovviamente tra i papabili c'è sempre Antonello Piroso, la cui competenza e professionalità in maniera di talk show televisivi è riconosciuta da tutti. Su La7 ha inventato Omnibus, Niente di personale, Ma anche no. Apprezzato dai forzisti, in particolar modo da Fedele Confalonieri, Piroso resta il favorito per la conduzione, sempre che a decidere sia il curriculum e non le raccomandazioni.
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