Il ritorno di Santoro su Raidue è un docu-flop

Michele Santoro
di Marco Castoro
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Sabato 3 Giugno 2017, 19:31
Facciamo una premessa. Siamo cattivi e impietosi. Confessate le nostre colpe, possiamo parlare di Michele Santoro. Il suo ritorno su Raidue continua a non essere benedetto dal pubblico. Il docufilm sulla tragedia di Rigopiano si è trasformato in un mezzo docu-flop. Nonostante l'impegno al teletribuno i documentari sembrano non portare gli stessi successi di ascolti dei suoi talk. I temi ci sono, le riprese pure, la storia: tutto perfettamente curato nei dettagli, tranne la variante dovuta al telecomando. Per Raidue si tratta di una brutta mazzata tra capo e collo per la media della prima serata, risalita bene grazie a ottime performance delle serie tv, degli show, di Made in Sud e perché no, anche di Nemo, in netta ripresa di share.

Il docufilm di Santoro ha fatto peggio di tutti (anche di Enrico Lucci). Il C'è qualcuno del figliol prodigo della Rai si è trasformato in Non c'è nessuno in video a vederlo. Battuta (pessima!) a parte, il riscontro dell'Auditel è stato: 849.000 spettatori di media, pari al 4,2% di share. Il documentario non è riuscito a fare da traino a Salvo D’Acquisto, che addirittura ha perso pubblico (524.000 spettatori con il 3,1%). Una doppia Caporetto per la rete di Ilaria Dallatana. Raidue infatti è stata superata, non solo da Raiuno e Canale 5, ma anche dal film di Raitre (6,6%), da Italia 1 (6,4%) e perfino da Retequattro (4,9%). In pratica delle generaliste Santoro ha battuto solo La7, la sua ex emittente che in suo onore trasmetteva La Grande Fuga (2,8%).
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