Con Mentana e Lucci la politica non annoia

Enrico Mentana e Enrico Lucci
di Marco Castoro
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Domenica 19 Febbraio 2017, 20:23
La politica in tv annoia. I talk prettamente politici accusano cali di share notevoli. Il telespettatore si trova davanti il solito teatrino, con gli ospiti che si parlano sopra e si accusano a vicenda, una recita che spesso si trasforma in un pollaio. Ma anche i tiggì non offrono nulla di nuovo, rispetto al vecchio pastone che a volte diventa panino, ma che offre sempre la stessa pietanza.

L’unico che sta provando a fare qualcosa di nuovo, di rompere gli schemi tradizionali è Enrico Mentana che si gestisce lo spazio a La7 a suo piacimento. Le sue maratone interminabili offrono sempre spunti interessanti e divertenti perché Mentana ha il coraggio e la sfrontatezza di raccontare la politica in maniera diversa. Con quel pizzico di ironia che rende prelibata e pepata la pietanza. Battute a raffica, che piacciono al telespettatore perché spezzano la monotonia. Ma anche un grande lavoro del conduttore (che in pratica fa anche il regista), dei suoi inviati e di opinionisti sempre frizzanti.

Nella maratona sul giorno della resa dei conti del Pd ha dato spettacolo perfino ospitando l’ex Iena, oggi conduttore di Nemo, Enrico Lucci che si è presentato vestito con colbacco, baffoni e la divisa dell’Armata Rossa. Il simpatico ospite si è fatto apprezzare, sia perché è riuscito a farsi da solo il promo per la sua trasmissione su un’altra rete (Raidue) e per le parole che ha pronunciato, bocciando le beghe dei big del partito, accusati da Lucci di pensare soltanto alle proprie questioni di potere di cui alla gente non importa nulla perché ha problemi ben più seri.      
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