La fronda contro il Patto del Nazareno indebolita dal nuovo scenario greco

di Marco Conti
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Lunedì 26 Gennaio 2015, 18:42
Se anche Tsipras, leader preso in prestito dalla sinistra italiana, fa l’intesa con la destra per governarela Grecia, a Matteo Renzi si apre un’autostrada con la minoranza interna al Pd che da mesi martella il Patto del Nazareno e mette in discussione il contributo che Forza Italia sta dando sulla legge elettorale e che può dare per eleggere il successore di Giorgio Napolitano.



Il cambio di passo di Fassina e della Bindi, dopo la riunione di oggi dei parlamentari con il premier, dimostra quanto in questa fase sia scivoloso ragionare con gli schemi del passato. Il voto finale di domani sull’Italicum farà ancora più chiarezza sulle maggioranze possibili, ma è ormai evidente che gli oppositori alla linea del Nazareno non riescono a darsi una strategia comune.



Sel, minoranza del Pd, dissidenti di FI e M5S viaggiano in ordine sparso. Al punto che Renzi ha annunciato che nei primi tre scrutini il Pd voterà scheda bianca e che a Silvio Berlusconi darà un solo nome e non una terna. Sabato sarà quindi la giornata decisiva. Alla quarta mano dovrebbe uscire il nome. Renzi non vuol correre rischi e sembra dire ai dissidenti di Pd e FI "sfogatevi pure tanto posso reggere anche 150-180 franchi tiratori". Sarà anche per questo che parte della sinistra Pd da oggi ha cambiato toni.