Il cambio di passo di Fassina e della Bindi, dopo la riunione di oggi dei parlamentari con il premier, dimostra quanto in questa fase sia scivoloso ragionare con gli schemi del passato. Il voto finale di domani sull’Italicum farà ancora più chiarezza sulle maggioranze possibili, ma è ormai evidente che gli oppositori alla linea del Nazareno non riescono a darsi una strategia comune.
Sel, minoranza del Pd, dissidenti di FI e M5S viaggiano in ordine sparso. Al punto che Renzi ha annunciato che nei primi tre scrutini il Pd voterà scheda bianca e che a Silvio Berlusconi darà un solo nome e non una terna. Sabato sarà quindi la giornata decisiva. Alla quarta mano dovrebbe uscire il nome. Renzi non vuol correre rischi e sembra dire ai dissidenti di Pd e FI "sfogatevi pure tanto posso reggere anche 150-180 franchi tiratori". Sarà anche per questo che parte della sinistra Pd da oggi ha cambiato toni.