Bersani, allora sostenuto anche da Enrico Letta, riteneva che bisognava “allettare” i centristi in modo da sottrarli a Berlusconi: “Penso che il futuro passa attraverso un forte Pd alleato con un centro forte”. Molto più cauto Franceschini che riteneva sbagliato l’accordo con “un centro mobile che decide di volta in volta dove andare”.
Ora le posizioni si sono nettamente invertite e oltre a Bersani e Pietro Grasso, anche Vasco Errani, che allora sosteneva la linea Bersani, critica il Pd per la candidatura di Casini a Bologna e di altri esponenti centristi.
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