Vaccinazioni, quei volontari specchio di una comunità che si rispetta

Vaccinazioni, quei volontari specchio di una comunità che si rispetta
di Paolo Graldi
2 Minuti di Lettura
Venerdì 23 Aprile 2021, 07:21 - Ultimo aggiornamento: 12:38

I volontari nella campagna vaccinale anti-Covid: cittadini ad alto valore civico aggiunto. Se ne è parlato, li si è visti all'opera ma non basta. Bisogna osservarli sul campo, come per esempio al Columbus del Gemelli, per rendersi conto che si assumono un ruolo ad altissima densità etica e solidaristica. Ai volontari vengono assegnati incarichi di base, umili per definizione; sono distinguibili appena per un contrassegno appeso al collo, un distintivo appuntato al bavero.

Si occupano per lo più dello smistamento dei vaccinandi, del rilevamento elettronico della temperatura agli ingressi, di fornire indicazioni sulla logistica e consigli sulla prevenzione. Sono giovani ma anche persone avanti con gli anni, pensionati attivi, ancora disponibili ed efficienti.

Vedere questo esercito senza gradi e senza compensi all'opera rinfranca, rallegra, rassicura.

Ci si rende conto, si tocca con mano quanto sia preziosa la loro presenza: un indispensabile supporto alla gigantesca macchina contro la pandemia. Sono protagonisti di gesti di solidarietà non esibita ma utilmente concreta, avvolta dal profumo della buona scuola di vita: qui si rintraccia e si apprezza la bellezza e la semplicità di una testimonianza tangibile di una comunità che si rispetta. A loro, ai volontari va una riconoscenza speciale, discreta come la loro azione, ma anche potente e solida come una medaglia al valore del coraggio civile.
graldi@hotmail.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA