I monopattini sono anti-traffico ma per utilizzarli servono le ciclabili

I monopattini sono anti-traffico ma per utilizzarli servono le ciclabili
di Paolo Graldi
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Giovedì 7 Novembre 2019, 00:14
Il bisogno potè più del divieto? È il caso dell’ultimo nato nel variegato regno dei trasporti individuali, il monopattino elettrico con gli altri aggeggi della medesima famiglia. Li abbiamo già visti guizzare silenziosi quasi sempre all’improvviso nel traffico, creandosi scorciatoie zigzaganti e certo pericolose. Ma è un fatto: piccoli di dimensioni, agili, economici, veloci, per chi acquisisce destrezza nel maneggiarli e padronanza nella guida diventano un’invenzione che profuma di libertà. Si corre dentro la fatica della città senza fare fatica. Così Roma, che sul traffico la pensa in grande, vuole mettersi alla pari con altre megalopoli europee dove il monopattino è ormai d’uso comune. E c’è un perché. Il perché sta nel fatto che a Berlino piuttosto che a Madrid o a Barcellona, ma si può allungare lo sguardo a Tel Aviv, i monopattini a batteria e gli altri apparecchi similari circolano su apposite piste attrezzate, piste ciclabili, dunque protette dai rischi per chi li guida e per chi li deve evitare. E sono tutti contenti. Da noi, in Campidoglio, si sta pensando di “perimetrare” i percorsi utilizzabili, piste ciclabili, aree pedonali e Zone 30. Considerando che le piste ciclabili sono rimaste per lo più sulla carta agli utilizzatori di monopattini resta più o meno il cortile di casa per giocare con le due ruotine saettanti. Fissati paletti severi per i nuovi centauri si deve constatare che si ammette la vendita ma poi se ne vieta l’uso. Vincerà il bisogno o il divieto?
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