Lo chiameremo, senza preamboli e per intenderci, il Calvario del viaggiatore. Un’odissea quotidiana che s’imbatte e s’infrange contro mille ostacoli altrimenti definiti come la sofferenza di muoversi in città utilizzando i mezzi pubblici. Quel cittadino, cioè molti di noi, lasciandosi alle spalle la porta di casa può contare su un’unica certezza: l’ora della partenza. Tutto il resto, il resto del viaggio che sta per intraprendere, breve o lungo che sia, è immenso in una nebulosa diffusa e ostile, una corsa ad ostacoli, una marcia irta di trabocchetti. Il pacchetto dei rischi riguarda quasi in egual misura treni, metropolitana, bus e tram.
Questo è il quadro: tra scioperi, guasti alle linee, incidenti che non mancano mai il finale della partita quotidiana registra ritardi, annullamenti, liti, furori fiammeggianti. È il sistema del trasporto urbano che considera la tabella degli orari un insulto.
graldi@hotmail.com
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