22 febbraio 1980 Valerio Verbano ucciso da tre neofascisti

22 febbraio 1980 Valerio Verbano ucciso da tre neofascisti
di Enrico Gregori
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Martedì 17 Febbraio 2015, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 23:59
Valerio Verbano, studente di 18 anni vicino agli ambienti dell'Autonomia Operaia, viene ucciso con un colpo alla nuca da tre neofascisti che lo attendono a casa sua, dopo esservisi introdotti e aver immobilizzato i genitori. Intorno alle 12:44, tre giovani armati e coperti da un passamontagna si introducono con una scusa in casa Verbano, al quarto piano di via Monte Bianco 114, nel quartiere romano di Monte Sacro. Spacciandosi per amici del figlio riescono a convincere i genitori di Verbano ad aprire le porte della loro abitazione; una volta introdottisi all'interno dell'appartamento, armati di pistole con silenziatore, i tre legarono e imbavagliarono i genitori che, immobilizzati con nastro adesivo, furono portati nella loro camera da letto. A quel punto, rimasero in attesa del rientro di Valerio, non ancora rincasato da scuola.

Al suo ritorno, intorno alle 13:40, aperta la porta di casa, Verbano fu subito assalito dai tre. Nella colluttazione che seguì riuscì a disarmare uno degli assalitori e a tentare la fuga attraverso una delle finestre dell'appartamento. Fu però raggiunto da un colpo di arma da fuoco alla schiena che gli entrò nella spalla sinistra recidendogli l'aorta e facendolo cadere morto sul divano del salotto.