Il 6 ottobre presero Adua. Poco dopo De Bono entrò nella città di Axum, importante sotto il profilo storico e religioso. Dopo questi iniziali trionfi, ad ogni modo, la sua avanzata rallentò di molto a causa delle difficoltà d'approvvigionamento e del terreno aspro e privo di vie di comunicazione. Ma Mussolini era impaziente e notava giorno per giorno come l'invasione fosse troppo lenta per i suoi gusti. Spronò De Bono, chiedendo un ampliamento del fronte e un'ulteriore avanzata sulla linea Macallé-Tacazzé, ordinandogli d'attaccare il 3 novembre. De Bono provò a protestare ma dovette eseguire e l'8 novembre, il I corpo d'armata e il corpo eritreo conquistarono Macallé e fu questo il limite dell'avanzata italiana sotto De Bono.
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