11 luglio 1995 Craxi in Tunisia e i cablo degli americani

11 luglio 1995 Craxi in Tunisia e i cablo degli americani
di Enrico Gregori
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Venerdì 11 Luglio 2014, 01:49 - Ultimo aggiornamento: 02:03
​L’ambasciatore americano Reginald Bartholomew inoltra un rapporto a Washington per segnalare commenti ed opinioni sull’ordine di cattura a carico di Bettino Craxi particolarmente circa la improbabilità di un’estradizione da parte della Tunisia dato che "da un punto di vista tecnico tra Italia e Tunisia esiste una convenzione sulla cooperazione giudiziaria, non un trattato" e che "il leader socialista è amico di lunga data del presidente tunisino Ben Ali".



L’ambasciatore segnala anche l’opinione secondo cui "la scelta dei tempi dell’emissione del mandato da parte dei giudici sia finalizzata a distrarre l’attenzione da loro stessi" visto che "il pool di Milano è esso stesso sotto inchiesta per presunti abusi e in Parlamento pende una legge che limiterebbe il potere dei magistrati di emettere ordini di cattura in casi analoghi a quello dell’ex leader socialista".
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