A Roma, il consiglio comunale nomina una commissione di 90 membri e un comitato di elaborazione tecnica (Cet), con il compito di elaborare il nuovo piano regolatore. La Società Generale Immobiliare, di proprietà del Vaticano, contribuì in maniera marcata allo sviluppo urbanistico di Roma tra gli anni '50 e i '60 numerosi quartieri vennero edificati: Balduina, Pigneto, Vigna Clara, numerose aree sulla Nomentana, Torrevecchia, ma in particolare vanno citati i quartieri cosiddetti "organici" di Casal Palocco e dell'Olgiata, in cui il rapporto tra abitazione e servizi al quartiere non possono essere scissi, l'intenzione dei progettisti dell'Immobiliare era di integrare le strutture sia ricreative che culturali con l'abitazione.
Altri interventi urbanistici inerenti allo sviluppo urbanistico di Roma furono la costruzione di ville sull'Appia Antica e la costruzione dell'Hotel Cavalieri-Hilton, entrambi costruiti con varianti ai vari piani particolareggiati, cui il Consiglio Comunale, di maggioranza democristiana, autorizzò nonostante numerose proteste da parte dell'opinione pubblica.