30 gennaio 1945 Concesso il diritto di elettorato attivo e passivo alle donne

30 gennaio 1945 Concesso il diritto di elettorato attivo e passivo alle donne
di Enrico Gregori
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Martedì 30 Gennaio 2018, 00:13 - Ultimo aggiornamento: 00:17
A Roma, il Consiglio dei ministri delibera la concessione del diritto di elettorato attivo e passivo alle donne.
Le prime elezioni amministrative alle quali le donne furono chiamate a votare si svolsero a partire dal 10 marzo 1946 in 5 turni, mentre le prime elezioni politiche (si trattava del Referendum istituzionale monarchia-repubblica) si tennero il 2 giugno 1946.

La legge che consentiva elettorato attivo e passivo alle donne diede immediatamente i suoi frutti, infatti, già alle prime amministrative vi furono donne elette nelle amministrazioni locali, come Gigliola Valandro (Democrazia Cristiana) e Vittoria Marzolo Scimeni (DC) a Padova o Jolanda Baldassari (Democrazia Cristiana) e Liliana Vasumini Flamigni (Partito Comunista Italiano) a Forlì. Già nel 1946 furono elette le prime due donne sindaco: Ada Natali (Massa Fermana) e Ninetta Bartoli (Borutta).
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