26 dicembre 1944 Il governo Bonomi riconosce il Clnai come rappresentante nel territorio della Rsi

26 dicembre 1944 Il governo Bonomi riconosce il Clnai come rappresentante nel territorio della Rsi
di Enrico Gregori
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Mercoledì 24 Dicembre 2014, 10:25 - Ultimo aggiornamento: 26 Dicembre, 23:49
Il governo di Ivanoe Bonomi riconosce il Clnai (Comitato di Liberazione Nazionale) come proprio rappresentante nel territorio della Rsi.



In cambio, in conformità con quanto stabilito nei Protocolli di Roma del 7 dicembre, "il Clnai accetta di agire a tal fine come delegato del governo italiano, il quale è riconosciuto dai governi alleati come successore del governo che firmò le condizioni di armistizio, ed è la sola autorità legittima in quella parte d’Italia che è già stata, o sarà in seguito, restituita al governo italiano dal governo militare alleato".



Il Clnai era una formazione interpartitica formata da movimenti di diversa estrazione culturale e ideologica, composta da rappresentanti del Partito Comunista Italiano (PCI), Democrazia Cristiana (DC), Partito d'Azione (PdA), Partito Liberale Italiano (PLI), Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP) e Democrazia del Lavoro (DL).



Alla seduta di fondazione parteciparono: Ivanoe Bonomi (DL, Presidente), Mauro Scoccimarro e Giorgio Amendola (PCI), Alcide De Gasperi (DC), Ugo La Malfa e Sergio Fenoaltea (PdA), Pietro Nenni e Giuseppe Romita (PSI), Meuccio Ruini (DL), Alessandro Casati (PLI).