A causa del suo aspetto fisico, dei temi demoniaci che gli furono sempre cari, nonché dell'invidia dei colleghi per la sua sterminata cultura, Praz ebbe nomea di iettatore, tanto che nei circoli letterari veniva in genere chiamato "Il celebre anglista", "L'innominabile" o, più frequentemente, "Il maligno". Praz era perfettamente a conoscenza di questa fama, fino al punto che ogni tanto sosteneva di averla fomentata lui stesso per sottrarsi alla vita mondana e potersi dedicare meglio agli studi. Quando un suo nemico subiva qualche disgrazia, commentava soddisfatto, fregandosi le mani: "Visto quanto sono stato bravo?".
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