1 aprile 1868 Il nuovo Regno d'Italia approva la tassa sul macinato

1 aprile 1868 Il nuovo Regno d'Italia approva la tassa sul macinato
di Enrico Gregori
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- Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 00:00
A Roma la Camera del nuovo Regno d'Italia vota a favore della tassa sul macinato. L'imposta sulla macinazione del grano e dei cereali in genere, fu un'imposta indiretta, ideata, tra gli altri, da Quintino Sella, al fine di contribuire al risanamento delle finanze pubbliche.

Come effetto più diretto, la tassa sul macinato causò un forte incremento del prezzo del pane e, in generale, dei derivati del grano e degli altri cereali, prezzo che non scese dopo l'abrogazione della tassa.

Se da un lato la nuova tassa contribuì, insieme all'Imposta di ricchezza mobile, al raggiungimento del pareggio di bilancio nel 1876, dall'altro diffuse il malcontento nelle classi sociali più povere, per le quali i derivati del grano rappresentavano il principale, se non unico, alimento e andava contro la tradizionale politica annonaria di favorire prezzi contenuti per i cereali.
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